Questo week end, dal 7 al 10 giugno, nel Golfo di Anzio, si disputa il Mahyma Half Ton Classic Trophy, 4° Campionato Nazionale Half Ton Classic, organizzato dal Circolo della Vela di Roma, evento clou e regata con il coefficiente più alto del circuito organizzato dalla Half Ton Class Italia che si concluderà a ottobre dopo nove prove.
Il programma prevede due giorni di regate tra le boe e una prova lunga tra sabato e domenica. Sono attese undici barche: i fedeli della prima ora come Prydwen ed Elena Celeste, campione italiano 2010, ed Eulimene, campione in carica. Di sicuro gli occhi saranno puntati su Loucura, il Farr 31 di Fabrizio Gagliardi, consigliere FIV dell'Altomare. Rimessa in acqua questa primavera, la barca ha già partecipato alla Ostia-Giannutri-Ostia, al Gran Premio Tevere, che ha vinto con vento leggero, e sempre a maggio alla Lunga Bolina-Trofeo Intermatica, classificandosi 12ma in tempo reale su 35 barche partecipanti. “Ci presentiamo con lo stesso team del Gran Premio Tevere, barca ed equipaggio agguerriti e una grande voglia di navigare dopo quattro mesi di restauro”, dichiara Gagliardi. “Abbiamo scelto questa classe perché l'ambiente è simpatico e c'è un sano agonismo in acqua. Tra gli altri HT da tener d'occhio”, continua, “c'è anche Rangiriri il prototipo progettato da Bruce Farr nel 1977 e campione del mondo lo stesso anno, che ha dato vita alla serie Farr 31. Per noi è stimolante”.
Al termine della regata, un nuovo trofeo chiamato Half Ton Spirit ricompenserà un altro aspetto tecnico che sta a cuore a tutti gli armatori di HT d'Italia e d'altrove, cioè il restauro e il lavoro eseguito per rimettere la barca a posto nel rispetto del suo spirito originale. Perché come si sente spesso dire da questi appassionati: “il bello è anche fare rinascere la barca”. E non c'è sempre nostalgia in questo atto ma semplice ed autentica passione. E' il caso di Marina Maffei, cofondatrice della classe Half Ton Italia e armatrice insieme con Davide Castiglia dello Ziggurat 9.16 Prydwen. Il primo incontro con la vela? Una ventina di anni fa, una crociera a bordo di una bella Alpa 11.50. La nascita del sogno: avere una barca un giorno. Si realizza nel 2006, non per caso: “All'inizio eravamo partiti per una barca più piccola. Avevamo visto Prydwen a Nettuno ma era fuori portata. Poi il caso ha voluto che tutte le persone incontrate mi hanno indicato questo tipo di barca, anzi proprio questa qui, come barca ideale per quello che avevamo in mente, cioè imparare. Insomma è più la barca che ci ha scelto che il contrario. In seguito”, continua Marina Maffei, “ho incontrato Massimo Morasca all'iscrizione di una regata. È lui che mi ha fatto notare che i Ziggurat 916 come Prydwen erano HT come la sua Elena Celeste… non sapevo neanche che cosa fosse. Poi mi ha raccontato la storia, così è germogliata l'idea di creare una classe in Italia.” Classe nata e cresciuta anche in termini di agonismo. “Una buona cosa per noi”, conclude la Maffei, “sono altre cose da imparare, siamo apprendisti.”
Una cena di gala è prevista venerdì sera al Paradiso sul Mare, il famoso edificio in stile liberty sul lungomare della riviera di levante di Anzio, ironia della sorte del medesimo architetto che realizzò un casinò simile a Sanremo, un altro nucleo importante del revival IOR in Italia. Durante la cena, organizzata in sinergia con L’I.P.S. “Marco Gavio Apicio” e con il patrocinio del Comune della Città di Anzio, verrà presentato il romanzo autobiografico “Correrò per sempre. Dal diario di un Half Tonner” di Domenico Rega, armatore di Purchipetola. Sempre durante la serata, il progettista Massimo Paperini, uno dei principali protagonisti italiani ai tempi dello IOR a livello internazionale, padre della popolare serie dei Duck 31 e di diversi HT pluri-vittoriosi come Robedapazzi o Amaranta, diventerà socio onorario dell'associazione Half Ton Class Italia.
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