Francesca Clapcich partirà su Malizia per la seconda tappa di The Ocean Race Europe, da Portsmouth a Cartagena, in Spagna. Questa barca diventerà la "sua" barca dopo la conclusione della regata ed inizierà così percorso che la porterà al Vendée Globe. Francesca è una velista completa che è passata dalla vela olimpica, alla grande altura ed infine all'Oceano con 11th Hour Racing, che sarà anche al suo fianco in questa nuova ed entusiasmante avventura.
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"Sono arrivata a Portsmouth, nel Regno Unito, giusto in tempo per assistere all'arrivo di Team Malizia a conclusione della prima tappa di The Ocean Race Europe. La flotta era partita da Kiel, in Germania, il 10 agosto e, dopo 1.000 miglia di navigazione, il mio team ha dato vita a una battaglia serrata fino al traguardo con Paprec Arkéa. Team Malizia ha tagliato il traguardo in seconda posizione dopo un finale carico di tensione, con soli dieci minuti di vantaggio sul team francese e 1h 55m di ritardo sul vincitore della prima tappa, Biotherm. È stato davvero emozionante essere sul molo ad accoglierli. Sui loro volti si leggeva sia la soddisfazione per l'ottimo risultato, sia la grande stanchezza dopo una tappa così impegnativa e piena di manovre.
Domani toccherà a me tornare a bordo. Questa tappa ci porterà da Portsmouth a Cartagena, in Spagna, con un fly-by a Matosinhos, in Portogallo. Il percorso sarà piuttosto articolato, con venti medi che si attenueranno verso il traguardo. Il Canale della Manica ci riserverà il consueto cocktail di correnti, traffico marittimo e inevitabili sorprese!
Ci sono alcuni cambiamenti nell'equipaggio rispetto alla prima tappa. Will Harris (GBR) sarà il nostro skipper, il che è perfetto considerando che partiamo dalle sue acque di casa. Fa parte del progetto di Team Malizia da anni e non è solo un velista incredibilmente esperto, ma anche una persona con cui mi piace molto condividere il turno di guardia. Ci sarà anche Loïs Berrehar, un velista francese che ha un istinto naturale per le sensazioni in barca. E poi Justine Mettraux (SUI), una leggenda della vela oceanica, due volte vincitrice di The Ocean Race e top ten del Vendée Globe. JuJu e io abbiamo già fatto parte dello stesso team, ma non abbiamo mai navigato insieme nella stessa tappa, quindi non vedo l'ora di farlo e di imparare il più possibile da lei.
Per me questa regata non è solo una questione di piazzamento in classifica. È anche una questione di miglia, di ore trascorse al timone e a regolare le vele, di capire come si comporta questo IMOCA in ogni condizione. Dopo il traguardo di The Ocean Race Europe diventerò la proprietaria della barca e inizierà la mia campagna con 11th Hour Racing, quindi queste miglia sono molto importanti per me dal punto di vista personale, perché mi consentono di prepararmi alla navigazione in solitario e di conoscere la barca nei minimi dettagli. Navigare con Will, che sarà il mio co-skipper per il resto dell'anno, ci darà modo di imparare i ritmi l'uno dell'altro, cosa fondamentale nelle regate in doppio.
Sono felice di essere rientrata nel mondo di The Ocean Race con questo team e anche di partecipare con una flotta IMOCA così forte, composta da sette imbarcazioni. Sono particolarmente contenta anche che le due barche che hanno subito danni durante la prima tappa siano riuscite a tornare: so bene quanto impegno ci vuole. Seguire i progressi delle riparazioni mi ha riportato alla mente l'ultima The Ocean Race, quando abbiamo dovuto riparare un enorme buco nella barca dopo la partenza da L'Aia, nei Paesi Bassi. Si è trattato dello stesso tipo di riparazione e dello stesso impegno da parte di tutti. Nessuno vuole vincere perché un altro team è costretto a ritirarsi: la competizione più bella è quella in cui tutti sono in gara dall'inizio alla fine, spronandosi a vicenda fino all'ultimo miglio".
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