Il volto assonnato di Jean Le Cam è apparso in video vicino a quello del suo salvatore Vincent Riou. I due, ed anche Armel Le Cléac'h, hanno ripercorso le fasi dell’incidente che ha tenuto con il fiato sospeso tutta la comunità della vela internazionale, con Jean Le Cam imprigionato per 10 ore all’interno del suo 60’ VM Matériaux. Una storia terminata bene dopo lunghe ore d’ansia.
Jean ha raccontato di aver avuto la sensazioni di aver urtato qualcosa di pesante, forse un container, che ha causato la perdita del bulbo. Ha avuto il riflesso di recuperare vestiti pesanti e la sua muta di sopravvivenza prima di scappare a prua, unico posto ancora asciutto. La poppa della sua barca era sommersa, rendendo così complicata un'uscita di emergenza attraverso il portellone che, in caso di ribaltamento, serve a raggiungere la chiglia. Jean ha ripetuto più volte che non era affatto tranquillo nel suo rifugio angusto e freddo: aveva paura per la riserva d’aria ed era consapevole che non poteva nemmeno tentare di uscire all’esterno finoa quando non sarebbero arrivati i soccorsi. Vincent Riou, arrivato in zona martedì, aveva invece il terrore (e non era il solo) che Jean non fosse riuscito a indossare la sua muta di sopravvivenza e che quindi fosse entrato in ipotermia con una temperatura dell’acqua di circa 5 gradi. E’ per questo che Vincent ha tentato anche da solo di abbordare VM Matériaux, ma l'opportunità concreta l'ha provocato lo stesso Jean che, quando ha capito che il suo amico era lì vicino, ha sbloccato l’accesso alla parte posteriore allagata, dove si trovava il portellone di uscita e, non appena un onda ha fatto sollevare un po’ la poppa, è saltato fuori attaccandosi a un timone. Il resto è già noto: al quarto tentativo, quello riuscito, l’outrigger di PRB si è rotto in parte esponendo la barca di Riou ha un possibile disalberamento. Ma i due velisti sono stati lucidissimi ed hanno immediatamente strambato allontanandosi dal relitto. I due viaggiano ora a 10 nodi verso l’ingresso del Canale di Beagle (sud della Terra del Fuoco), dove dovrebbero trovare ad attenderli Isabelle Autissier, la navigatrice ex skipper di PRB, che prenderà a bordo Jean Le Cam.
PRB ha comunque bisogno di qualche riparazione e Vincent attende le decisioni della giuria internazionale circa la sua situazione:” Per fare parte dei 13 ancora in corsa è stato necessario combattere e vi posso dire che ho lottato per tutte queste settimane!". Quello che Vincent Riou desidera più di ogni cosa, al di là del tempo di abbuono che gli verrà concesso, è arrivare fino in fondo a questo Vendée Globe, a Les Sables d’Olonne. Speriamo che la giuria gli conceda, in deroga al regolamento, di effettuare le necessarie riparazioni per affrontare Capo Horn e l’Atlantico in sicurezza. Se le merita tutte.
1 – Michel Desjoyeaux (Foncia) a 6254,9 miglia dall’arrivo
2 – Roland Jourdain (Veolia Environnement) a 116,7 miglia
3 – Armel Le Cléac’h (Brit Air) a 686,3 miglia
4 – Vincent Riou (PRB) a 764,8 miglia
5 – Sam Davies (Roxy) a 1861,0 miglia
6 – Marc Guillemot (Safran) a 2259,0 miglia
7 – Brian Thompson (Bahrain Team Pindar) a 2821,6 miglia
8 – Arnaud Boissières (Akena Vérandas) a 3101,2 miglia
9 – Dee Caffari (Aviva) a 3116,8 miglia
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