giovedí, 18 settembre 2025

AMBIENTE

Il fiume Tevere ed i rifiuti che finiscono in mare

il fiume tevere ed rifiuti che finiscono in mare
redazione


I rifiuti marini, in particolare la plastica, sono oramai considerati come minacce non solo all’ambiente, agli animali che le ingeriscono ed al turismo ma anche alla salute umana.
Gran parte dei rifiuti che entrano nell’ecosistema marino giungono al mare attraverso i fiumi.
La necessità di avere degli indicatori e dei valori base nel numero dei rifiuti che dai fiumi finiscono nel mare ha portato alla creazione di un network di 36 istituti di ricerca europei, coordinati dal Joint Research Centre (Istituto di ricerca della Commissione Europea), che utilizzando un protocollo di monitoraggio sperimentale unico censiscono il numero di rifiuti più grandi di 2,5 cm che galleggiano alle foci dei fiumi.
Anche in Italia diversi istituti partecipano a questo network denominato RIMMEL monitorando importanti fiumi quali il Tevere e l’Arno.
Accademia del Leviatano, associazione onlus che si occupa di ricerche in ambiente marino, dal settembre 2016 è all’interno del network monitorando, dal ponte pedonale di Fiumicino, tutti i rifiuti che dal ramo più piccolo del Tevere entrano in mare.
La ricerca è stata portata avanti dai ricercatori volontari dell’associazione esperti nelle tecniche di monitoraggio rifiuti e da studenti che hanno usufruito delle borse di studio della Regione Lazio “Torno Subito”. Anche l’Associazione Discesa Internazionale del Tevere ha partecipato alla raccolta dei dati.
Miriam Paraboschi, una delle ricercatrici responsabili del monitoraggio specifica come: “...i rifiuti che finiscono nel mare si frammentano in particelle più piccole che rischiamo di entrare nella catena alimentare del mare; altri, invece, sono riportati dalle mareggiate sulle spiagge diventando così rifiuti urbani la cui gestione è a carico del Comune di Fiumicino nonostante siano stati prodotti altrove” sottolinea, inoltre, anche il potenziale rischio di ingestione della plastica da parte di cetacei e tartarughe che frequentano le acque circostanti.
Per un anno intero, ogni 10 giorni circa sono stati raccolti dati e dai risultati è emerso che ogni ora dal canale di Fiumicino entrano in mare 85 oggetti di rifiuti galleggianti più grandi di 2,5 cm. L’80% di questi rifiuti sono di plastica mentre l’8% sono di carta/cartone.
Gli oggetti più comuni censiti sono pezzi di plastica più piccoli di 50 cm (e tra questi cicche di sigaretta ed i “bastoncini di plastica” sia dei cotton fioc sia dei ‘leccalecca’), pezzi di polistirolo, bottiglie, buste, coperchi e confezioni. Presenti tra i rifiuti anche oggetti di gomma e di metallo...numerose anche le scarpe!
Frequente anche la presenza di boe, pezzi di rete da pesca, e scatole di polistirolo, presumibilmente legate alla flotta peschereccia locale.
Ilaria Campana, responsabile scientifica dell’associazione afferma che: “...i risultati sono in linea con quanto ottenuto dai monitoraggi effettuati in mare aperto da traghetti, in aree prospicienti, a conferma che i fiumi sono le principali vie di immissione di rifiuti in mare...” dato quest’ultimo confermato anche da un recente studio coordinato da ISPRA.
I dati raccolti saranno utilizzati dal Joint Research Centre per analizzare i valori base ed i trend del quantitativo di rifiuti che dai fiumi giungono al mare. I risultati serviranno anche per valutare l’effetto delle politiche ambientali legati ad importati Direttive Europee come la Direttiva Rifiuti e la Strategia Marina.
Lo studio, sarà presentato a dicembre ad un Convegno sui Rifiuti Marini organizzato dall’Accademia dei Lincei a Roma 

FOTO Roberto Crosti


02/11/2017 10:05:00 © riproduzione riservata






I PIU' LETTI
DELLA SETTIMANA

A Colico il Trofeo Allievi Alto Lario

Il vento ha fatto temere un tradimento, costringendo le regate a ritardare di quasi un’ora; è poi arrivato leggero insieme al sole per la prima prova, più forte nella seconda, mentre è calato nella terza

A Svezia, Francia e Germania i titoli di Campioni del Mondo ORC Double Handed 2025

Cinquantasette team in rappresentanza di dieci Nazioni si sono sfidati nell’alto Adriatico questa settimana per il Campionato Mondiale ORC Double-Handed 2025, ospitato dallo Yacht Club Monfalcone in collaborazione con l'Offshore Racing Congress (ORC)

Concluso il Campionato Europeo Windsurfer Class 2025 a Punta Ala

Si è concluso domenica 14 settembre, al Centro Velico Punta Ala, il Campionato Europeo Windsurfer Class 2025. Un’edizione che ha visto oltre 180 regatanti da 16 Paesi sfidarsi in cinque giornate di regata

La Maxi Yacht Rolex Cup si chiude in bellezza

Galateia e Django 7X vincono il Rolex World Championship rispettivamente nelle classi Maxi 1 e Maxi Grand Prix. I vincitori della 35^ Maxi Yacht Rolex Cup nelle altre classi sono: Oscar 3, H2O e Moat

Maxi Yacht Rolex Cup: il Maestrale la fa da padrone

Vincitori di giornata nelle rispettive classi sono stati V, Ganesha, H2O, Moat. Le prove a bastone per la classe Maxi Grand Prix non si sono potute svolgere per il vento molto intenso

Rigasa 2025: Line Honours per QQ7

QQ7 di Salvatore Costanzo conquista il Trofeo Mediolanum Cup; secondo posto per Freedom, il Solaris 50 da Edoardo Ridolfi e terzo posto per il Farr 30 Drago Volante

Chiude in festa il Sotto Gamba Game 2025

Si è conclusa a San Vincenzo (Livorno) la nona edizione del Sotto Gamba Game che si è svolta come sempre sotto il segno del superamento di ogni barriera e pregiudizio

Torbole: buon inizio del Mondiale di Windsurf Formula Foil

Il mondiale Windsurfing Formula Foil torna al Circolo Surf Torbole. In testa il tedesco Wolf; Primo junior e miglior italiano il giovane atleta del Circolo Surf Torbole Davide Scarlata

Mondiali Formula Windsurfing Foil: gran finale a Torbole

Il tedesco Fabian Wolf si sta confermando assoluto dominatore: con 12 vittorie su 15 prove e un punteggio netto di 12, il titolo mondiale sembra ormai saldamente nelle sue mani. Alle sue spalle, l’austriaco Theo Peter

Prima vittoria per il Red Bull Italy SailGP Team a Saint-Tropez

Un risultato che fa ben sperare, ma c'è ancora tanto da lavorare. Red Bull Italy chiude la prova di Saint Tropez al nono posto con 15 punti

Utilizzando questo sito accetti l’uso di cookie per analisi e pubblicità.  Approfondisci