La European Dream Cup, l’evento organizzato dal Circolo Vela Gargnano per promuovere la connessione tra i giovani attraverso lo sport della vela, comincia dalla prima conferenza tenutasi il 9 marzo 2023 alla quale hanno partecipato quasi novanta scuole da ben dieci nazioni europee.
Il progetto, fortemente voluto e patrocinato dalla Commissione Europea e da Erasmus+ Sport vuole focalizzarsi su sport ed educazione e di come questi due importanti valori possano, e debbano, esistere ed evolvere insieme, ma non solo questi. L’obiettivo, infatti, è quello di sensibilizzare gli studenti in materia di sostenibilità, inclusione e digitalizzazione, attraverso seminari appositamente dedicati; mentre la parte sportiva si svolgerà tutta attorno l’apprendimento della navigazione a vela, con barche che utilizzano gli ultimi sviluppo tecnologici e di design della vela foiling, i 69F.
A presentare la conferenza, lo sciatore freestyle Yuri Nicolussi, che dal 2017 fa parte di FairPlay, un’associazione non profit che si impegna a promuovere i valori dello sport nel mondo del business, incoraggiando il FairPlay tra brand ed eventi sportivi.
Quattro gli ospiti illustri che hanno parlato in diretta con i ragazzi collegati, cercando di motivarli nella pratica dello sport. Tra questi la campionessa del mondo 49er FX, l’olandese Odile Van Aanholt, che ha ribadito quanto la vela sia uno degli sport dove si registra un più alto grado di inclusività: “la vela è come giocare a scacchi sull’acqua. La parte fisica è presente, ma allo stesso tempo è uno sport mentale e alla fine quello che conta è che in questo, indipendentemente dal genere, giochiamo tutti alla pari”.
E poi intervenuto l’ungherese Zsombor Berecz, medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyo 2020, campione europeo e mondiale nella classe Finn, la barca di alcuni dei più iconici campioni di vela di tutti i tempi, che ha dichiarato come sia stata la vela a scegliere lui e non il contrario. “Questo sport ti da là libertà di navigare secondo la forza della natura e ti porta ad andare oltre i tuoi limiti, un insegnamento fondamentale, un atteggiamento da tenere in ogni situazione nella vostra vita”. Ha poi continuato: “Una volta che inizi, non vuoi più smettere. Per me, la vela, ha significato mettermi costantemente alla prova e vincere la medaglia d’argento a Tokyo ha portato alla coronazione di sedici anni di duro lavoro. Ho commesso molti errori durante il mio percorso, ma tutti sbagliano, anche i campioni, e sono proprio gli errori che ti danno una lezione e che ti permettono di crescere giorno dopo giorno.”
Uno dei punti focali del progetto è rappresentato dalla sostenibilità e di come sia necessario che le nuove generazioni ed in questo campo sono intervenuti l’americano Seth Godin, autore di Carbon Almanac, una vera e propria guida al cambiamento climatico e il neozelandese Conrad Colman, il velista oceanico che per la prima volta nella storia ha completato la Vendée Globe senza far ricorso ai combustibili fossili. Entrambi gli interventi hanno fatto riflettere sulla necessità di “virare” verso un nuovo modo di vivere e in questo senso le nuove generazioni rappresentano un nodo fondamentale, essendo al timone del cambiamento: “scegliete la vostra sfida, scegliete un obiettivo e dedicateci la vita. Usate questo evento come opportunità per spingere voi stessi e gli altri verso un cambiamento radicale. Io ho trovato la sfida della mia vita nella regata più pazza che esista, la Vendeé Globe, trovate anche voi la vostra Vendeé Globe e portatela avanti per il resto della vostra vita,”, ha esortato Colman. Seth Goldin ha invece affermato che abbiamo bisogno di un sistema diverso, abbiamo bisogno dei giovani: “Non dovete essere degli esperti, è facile, quando navighi, dare la colpa al vento e lasciare le cose come stanno, ma non è il vento ad avere colpa, bensì le nostre scelte e il potenziale umano.”
La European Dream Cup ha inizio oggi, la sfida per il futuro ha i minuti contati.
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