Hanno dormito tutti tranquilli i velisti del Vendée Globe in questa notte tra sabato e domenica. Dal nord dell’Atlantico al sud del Pacifico il meteo ha deciso di concedere una pausa a tutti santificando questo giorno di festa. Il punto di questa mattina rileva che, più o meno, hanno percorso tutti lo stesso numero di miglia a riprova che non ci sono grossi eventi metereologici in giro. Quasi tutti stanno navigando in condicioni piacevoli, tra i 9 e i 13 nodi di media, su un mare tranquillo e con temperature piacevoli. Uno solo, a dir la verità, sembra abbia ricevuto un vantaggio, quell’ Armel Le Cléac’h (Brit Air) che sembra già uscito dal Pot au Noir, la Zona di Convergenza Tropicale (ZCIT) che praticamente non lo ha minimamente rallentato. L’importanza di essere fortunati quando si passa questa zona salta agli occhi: 200 miglia recuperate su Roland Jourdain (Veolia Environnement) in questo passaggio sempre piuttosto incerto. Quest’ultimo è a sua volta al largo di Capo Verde, nel pieno di un buon flusso di Alisei provenienti da est che gli permettono di mantenere costante il suo scarto dal leader Michel Desjoyeaux, che procede comunque spedito e forte delle sue 500 miglia di vantaggio. Dopo quaranta giorni di dominio lo skipper di Foncia caracolla verso la fine di questa sua fatica attendendo che il vento da est molli e cambi settore girando da sud. Per lui, dunque, una domenica delicata ma non troppo, perché per il cambio di vento l’attesa dovrebbe essere al massimo di una giornata. I problemi seri li avrà la settimana prossima perché sulla sua vela stanca e sfibrata da due mesi e mezzo di mare, si abbatterà un treno di perturbazioni provenienti da ovest che spazzeranno il Golfo di Guascogna.
Scenario un po’ diverso per chi si trova nell’Atlantico del Sud: Marc Guillemot (Safran) è arrivato pian piano a tirarsi fuori dalla zona temporalesca brasiliana e passerà davanti a Salvador de Bahia questa domenica. Marc è ancora molto vicino alla costa (60 miglia) e e naviga in un leggero Aliseo da est. Ha ritrovato la brezza anche Samantha Davies (Roxy), che da ieri sera ha ripreso velocità, frenando l’emorragia di miglia in favore di Brian Thompson (Bahrain Team Pindar), il quale sembra dover fare un arresto tecnico in pieno Oceano per riparare qualcosa. Sta infatti perdendo su Dee Caffari (Aviva) che è riuscita miracolosamente a rappezzare la sua randa incollandoci sopra pezzi di altre vele.
Classifica rilevata domenica 25 gennaio alle ore 5:00
1-Michel Desjoyeaux (Foncia) a 2139,7 miglia dall’arrivo
2-Roland Jourdain (Veolia Environnement) a 503,6 miglia dal leader
3-Armel Le Cléac’h (Brit Air) a 1028,9 miglia
4-Marc Guillemot (Safran) a 2045,2 miglia
5-Samantha Davies (Roxy) a 2168,7 miglia
6-Brian Thomson (Bahrain Team Pindar) a 2432,6 miglia
7-Dee Caffari (Aviva) a 2499,6 miglia
8-Arnaud Boissières (Akéna Vérandas) a 2951,4 miglia
9-Steve White (Toe in the water) a 3656,8 miglia
10-Rich Wilson (Great American III) a 5227 miglia
11-Raphaël Dinelli (Fondation Océan Vital) a 6977,8 miglia
12-Norbert Sedlacek (Nauticsport-Kapsch) a 7051,9 miglia
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