Il maxi trimarano di Thomas Coville ha attraversato questo week-end una zona perturbata a sud delle isole di Capo Verde. Un formazione nuvolosa compatta, con pioggia e grandine, ha praticamente bloccato l’aliseo rallentando per qualche ora la sua discesa verso sud. Domenica sera Sodeb'O aveva 117 miglia di ritardo sul precedente record di IDEC, ma Thomas prevede ancora di essere all’equatore per martedì. “Era come un pot au noir anticipato – ha detto Christian Dumard dell’equipe di terra di Sodeb’O – Se il passeggio tra le isole di Capo Verde è andato come previsto, ovvero facilmente, con una navigazione tra le isole nella quale non è mai mancato il vento, l’uscita è stata invece quanto meno sorprendente”
Thomas Coville ha infatti incontrato quasi subito questa zona perturbata con scrosci di pioggia improvvisi accompagnati da grandine nella quale il vento passava improvvisamente da 5 a 28 nodi e cambiava improvvisamente direzione anche di 90 gradi. “Questa zona – continua Christian Dumard – ha praticamente ucciso l’aliseo che stava offrendo a Thomas una tranquilla discesa verso sud sotto gennaker”. La conseguenza di questa perturbazione sono le 117 miglia di ritardo sul record di Francis Joyon. Partito martedì da Brest Thomas Coville ha percorso “solo” 2300 miglia in 5 giorni con una media di 450 miglia al giorno. Il problema potrebbe essere, comunque, il vero pot au noir, situato tra i 5 e i 7 gradi nord, ma le previsioni meteo attuali lo danno non così marcato come lo è stato nei giorni scorsi al passaggio dei primi della Vendée Globe. La chance di essere martedì al traguardo dell’equatore è ancora reale.
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