Tra appello e nuova udienza è passato oltre un anno, perché il “pasticciaccio brutto” è avvenuto alla Roma-Giraglia del giugno 2014. Carlo Potestà era stato squalificato per uso del motore e gli era stato contestato il comportamento antisportivo. Nell’udienza (processo ripetuto dopo l'annullamento della prima sentenza di condanna decretata in appello dalla FIV) svoltasi ieri presso il Circolo Nautico Riva di Traiano, le sue posizioni hanno prevalso rispetto a quelle dei protestanti. Non abbiamo le motivazioni ufficiali della sentenza, ma abbiamo una certezza: oltre un anno di attesa per una sentenza sportiva è qualcosa che non dovrebbe accadere. Alla Fiv accade. Ne prendiamo atto senza commenti sperando che non si ripeta mai più, perché Carlo non ha certo vissuto un anno fantastico con quell’accusa sulle spalle.
Questo il suo sfogo integrale dopo la sentenza che rigetta le proteste per mancanza di prove certe:
“E' un anno che sono tormentato da accuse infamanti sul comportamento antisportivo per aver usato il motore per vincere la Roma-Giraglia 2014 e secondo alcuni anche la Roma per 1 2014 e la Roma per 2 2013, questa solo in tempo compensato. La prima udienza, 29 giugno 2014, in cui prima i giudici mi propongono il ritiro e al mio rifiuto mi squalificano con applicazione della reg 69, alla mia richiesta di chiarimento, dicono e scrivono: lei non si preoccupi, lo sappiamo noi. Faccio subito richiesta di Appello a Genova, per fortuna nella FIV, Giuria d'Appello ci sono persone competenti che accolgono l'Appello, sentenziando non solo vizi procedurali ai giudici, ma anche mancanza del contraddittorio e doppia versione. Il 18 luglio è stata convocata l'udienza finale, praticamente è stata rifatta la prima udienza con procedure corrette e la presenza del giudice Michele Micalizzi, la sentenza ufficializzata ieri sera 23 luglio vede respinte le 3 testimonianze portate dal presidente del CdP, recepite le prove fotovideo e meteo, Zigrib e Lamma 3 km da me portate e altresì respinte le proteste perchè in mancanza di prove non ci sono fatti accertati. Scusate se Vi ho tediato, ma è un anno che aspetto questo momento, spero che i giornalisti diano lo stesso spazio a questa notizia di quello dato un anno fà, anche se i contenuti sono notevolmente cambiati.”
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