Non conosce crisi l’Asparago di Cimadolmo I.G.P. che si appresta a ritornare protagonista delle nostre tavole in questa imprevedibile primavera 2014.
I produttori dell’Asparago Bianco di Cimadolmo sono una cinquantina e garantiscono, nei circa 100 ettari riservati alla produzione tutelata, circa 7.000 quintali di asparago IGP, facendo ruotare un’intera economia di territorio.
Rispetto ad altri asparagi, il Cimadolmo I.G.P. al palato risulta più dolce e meno erbaceo, ciò grazie alle caratteristiche del tutto particolari del terreno dove viene coltivato: il fertile limo portato dal Piave, la ricchezza di acqua e il clima favorevole, ne hanno fatto un prodotto radicato nel territorio fin dall’alto medio evo e gli hanno consentito di ottenere, primo fra tutti, il riconoscimento della certificazione a livello europeo.
Fino a non moltissimo tempo fa, gli asparagi venivano accompagnati d’abitudine dalle marcandole, un pesce pregiato dell’alto Adriatico, ed erano una pietanza riservata ai ricchi. I meno abbienti sostituivano le uova al pesce dando origine a un piatto ora ambito da tutti: Asparagi e uova, vera delizia anche per i palati più raffinati ed esigenti.
Alla conferenza stampa di presentazione della rassegna erano presenti gli organizzatori e i sostenitori dell’iniziativa: dai rappresentanti della Regione Veneto e della Provincia di Treviso a quelli degli 11 Comuni associati alla Strada dell’Asparago di Cimadolmo IGP (oltre a Cimadolmo anche Breda di Piave, Fontanelle, Maserada, Mareno di Piave, Oderzo, Ormelle, Ponte di Piave, San Polo di Piave, Santa Lucia di Piave e Vazzola), i 30 ristoratori e gli agriturismi coinvolti nelle varie serate.
“Questo evento è un chiaro esempio di quanto si possa fare grazie al volontariato – spiega il presidente Graziano Dall’Acqua – che ringrazio di cuore a nome dell’intera comunità. Presenti in sala anche i produttori delle denominazioni italiane gemellate con l’Asparago di Cimadolmo: l’Asparago di Badoere, la Mozzarella di Bufala Borgoluce, il tartufo Bianco di Toscobosco, il Verdiso di Combai, le carni della Val di Chiana, il Pesce di Caorle e ancora i vini trevigiani, veneti e nazionali. In più, quest’anno si aggiunge un’altra eccellenza della nostra regione: l’Agnello dell’Alpago, già presidio Slow food, riconosciuto ora anche dal Ministero come prodottto agroalimentare tradizionale con la denominazione “Pecora Alpagota”.
“Quest’anno la stagione promette particolarmente bene – assicura Graziano dall’Acqua, Presidente della Strada dell’Asparago di Cimadolmo I.G.P. - e gli appuntamenti in programma sono straordinariamente numerosi. Quattro le provincie coinvolte dagli eventi in calendario, una quindicina di Comuni, 30 locali che spaziano dalle più tipiche osterie agli eleganti ristoranti della zona passando per le trattorie che dell’asparago hanno fatto la propria bandiera.
Decine di eventi informativi e promozionali, degustazioni, mostre, gemellaggi enogastronomici che caratterizzeranno la stagione succedendosi senza sosta per un paio di mesi grazie alle forze assicurate dai volontari della Strada dell’Asparago Bianco di Cimadolmo e della Pro Loco, in collaborazione col Comune di Cimadolmo.
L’Asparago di Cimadolmo è una vera risorsa per la zona. Va riconosciuto che questo frutto straordinario, curato con un metodo di coltivazione, raccolta e lavorazione che richiede ancora un grande impegno da parte dell’uomo, viene arricchito da un contesto ambientale, storico, artistico e culturale di prim’ordine. Basti pensare alle numerose Ville Venete che lo caratterizzano e che turisti di tutto il mondo vengono a visitare. Le manifestazioni enogastronomiche promosse per la stagione dell’Asparago non fanno che amplificare il valore e la capacità di richiamo turistico di queste terre.
“Questo evento è un esempio di promozione del territorio in linea con le politiche della Regione Veneto che sta organizzando l’incoming di 350 operatori stranieri, tra buyer e giornalisti, in arrivo dai 5 continenti per far conoscere loro il nostro territorio e apprezzarne le tipicità enogastronomiche visitando di persona produttori e aree di produzione - ha sottolineato l’Assessore regionale all’agricoltura Franco Manzato”.
“Un lavoro di squadra apprezzabile da ogni punto di vista – ha rimarcato il Presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro – E ha tessuto le lodi dei volontari delle Pro Loco evidenziando come i produttori di Asparago di Cimadolmo IGP, grazie a loro, riescano a fare rete e raggiungere obiettivi importanti mentre altri ancora non ce la fanno”.
“In controtendenza rispetto alla massificazione delle produzioni agricole – ha spiegato il Presidente Graziano dall’Acqua - emerge chi riesce a distinguersi valorizzando prodotti di nicchia che rappresentino l’identità agroalimentare tipica locale. Ciò per noi è possibile grazie all’opera di lungimiranti e abili coltivatori che hanno salvaguardato le tecniche di produzione tramandandosele di generazione in generazione”.
“Le manifestazioni che stiamo avviando e che dal 4 aprile al 19 maggio vivacizzeranno il territorio – conclude il Presidente Dall’Acqua - come la Rassegna Enogastronomica dell’Asparago Bianco di Cimadolmo I.G.P., il Villaggio del Gusto Veneto, la 39ª Mostra Interprovinciale dell’Asparago Bianco di Cimadolmo I.G.P., la 12ª Fiera del Passo, la 22ª Mostra dei Vini, vanno ad arricchire le molte iniziative ideate per degustare e conoscere questa pregiata primizia e questo straordinario territorio”.
“Abbiamo la fortuna di portare il nome dell’Italia nel nostro brand, e vogliamo che ogni componente, ogni fibra, ogni finitura parli la lingua del nostro saper fare"
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