Vela, Trofeo Jules Verne - Dopo che da qualche giorno il team di Banque Populaire V assaporava la possibilità di partire per tentare il record sul giro del mondo in equipaggio e la conquista del Trofeo Jules Verne, c’è stata la doccia fredda. Non si parte più. Il meteo nell’Atlantico del nord, infatti, si è deteriorato velocemente ed ora promette solo un gran mare e poco vento. In queste condizioni si chiude anche la possibilità di arrivare in tempo in Atlantico del Sud per prendere una finestra meteo che sembrava particolarmente favorevole per arrivare a tempo di record a Cape Town. Ora il ritardo che accumulerebbe fino alle Canarie renderebbe già inutile il tentativo. Peccato perché Loick Peyron e i suoi erano prontissimi. "Non partiamo più, ma questa non è una sorpresa in questo nostro mondo di cacciatori di record. Bisogna essere attenti e pronti a scegliere la nostra preda, ma questa era di dimensioni troppo grosse. Osserviamo il meteo e siamo anche pronti a prenderci qualche rischio, a partire anche in condizioni non favorevoli come quelle che abbiamo ora al largo di Brest, con poco vento e un mare formato, ma così arriveremmo in ritardo all’Equatore perché c’è troppo poco vento per uscire da Ouessant e troppo mare per poterselo andare a cercare al largo. C’è anche la posizione dell’anticiclone delle Azzorre che ci da fastidio e ci costringerebbe a scendere fino all’equatore con una rotta costiera. Tutto l’equipaggio e pronto. In questo momento il meteo in Atlantico non ci è favorevole, ma noi stiamo già studiando quello che avverrà da qui a dieci giorni. Se non si apre una finestra abbiamo deciso di vederci comunque ogni giorno e uscire. Ma non ci abbattiamo. D0altronde siamo qui a Brest da soli tre giorni”.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese