In occasione del salone biennale internazionale Euronaval - il più importante evento fieristico per le industrie della difesa in corso a Parigi-Le Bourget – Fincantieri ha annunciato l’acquisizione di un ordine del Ministero della Difesa del Kenya per il refitting di “mezza vita” di due unità della Marina Militare, il “Nyayo” e l’ “Umoja”.
Il contratto si svilupperà attraverso un’attività di 12 mesi nel cantiere del Muggiano (Spezia).
Fincantieri si è aggiudicata la commessa vincendo la concorrenza di altre importanti aziende del settore (inglesi, olandesi, sudafricane).
“Nyayo” e “Umoja”, classificate come “fast attack craft” (“unità veloci lanciamissili”), sono state realizzate presso gli stabilimenti britannici Vosper Thornycroft e la loro consegna risale al 1988.
Sono al momento le uniche due unità operative della Marina kenyota e svolgeranno compiti di pattugliamento costiero e contrasto al contrabbando e alla pirateria.
Le due unità sono lunghe 56,7 metri, hanno un dislocamento di 450 tonnellate, possono raggiungere una velocità massima di 40 nodi e ospitare un equipaggio di 40 persone.
Questo nuova commessa segue il recente ammodernamento di 4 fregate classe “Lupo” (“Lupo, “Orsa”, “Sagittario” e “Perseo”), costruite da Fincantieri per la Marina italiana e cedute poi alla Marina Militare peruviana.
Si conferma quindi la strategia di Fincantieri di rafforzare la propria presenza sul mercato dell’export, tanto per nuove costruzioni, quanto per il refitting e per le attività di supporto post vendita alle Marine militari estere.
Questo risultato segna una rinnovata attenzione dell’azienda nei confronti del mercato africano, caratterizzato da un sensibile aumento della domanda di nuove unità per le Marine e le Guardie Costiere, in risposta alla necessità di assicurare un maggior presidio delle acque territoriali e per contrastare efficacemente attività terroristiche a danno dei traffici marittimi, nonchè fenomeni di pirateria e di pesca di frodo.
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese