venerdí, 19 dicembre 2025

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Confturismo: l'indice di fiducia dei viaggiatori è al minimo

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Roberto Imbastaro

Si registra una diminuzione della propensione degli italiani al viaggio (l’indice passa da 58 a 56 su 100 in un mese) e il valore è ai minimi da quando la rilevazione è cominciata nel maggio scorso.

La crisi ha un forte impatto sulla propensione al viaggio degli italiani, dato che quasi un italiano su due si dice pessimista sulla situazione economica.

Le città d’arte sono in cima ai desideri degli italiani nel prossimo trimestre. Si stabilizza a 4 notti la lunghezza media della vacanza e oltre un italiano su due, di quelli che faranno una vacanza nel prossimo trimestre, vuole andare a visitare le bellezze delle città.

Le destinazioni preferite sono quelle classiche: Roma, Firenze e Venezia in Italia e Parigi, Londra e Berlino in Europa.

Ben 4 italiani su 10 hanno usufruito dei servizi di una guida turistica nella visita di una città d’arte e quasi nel 90 per cento dei casi li hanno trovati utili.

Nonostante gli eventi di guerra in diverse parti del Mondo, diminuisce leggermente la paura di andare all’Estero.

Tra le destinazioni preferite nel periodo ottobre-dicembre vi sono la Toscana, il Lazio e Trentino Alto-Adige. A livello europeo gli italiani invece preferiscono la Germania.

Questi, in sintesi, i principali risultati che emergono dall’indagine sull’indice di fiducia del viaggiatore italiano elaborato da Confturismo-Confcommercio in collaborazione con l’Istituto Piepoli.

 

Rispetto alla rilevazione di agosto diminuisce ancora la propensione degli italiani al viaggio per il secondo mese consecutivo.

La diminuzione riporta la propensione a viaggiare degli italiani ai minimi da maggio, a causa della forte crisi economica che il Paese sta attraversando.

L’indice, risultato di un algoritmo che combina le risposte date ad una serie di domande sulle abitudini e sulle previsioni di viaggio, si attesta a settembre ad un valore pari a 56, in diminuzione di due punti rispetto al mese precedente e ai livelli minimi da maggio.

Continua ad essere sensibilmente più elevato tra i più giovani (18-34 anni) e tra chi vive nei grandi centri e al Nord. Il Nord-est ha l’indice di fiducia più elevato in Italia, arrivando ad un valore di 60 su 100.

L’impatto della recessione economica e le basse prospettive di crescita dell’economia hanno provocato una diminuzione dell’indice.

 

Vi è da aggiungere che i venti di guerra presenti in diversi Paesi del mondo hanno un impatto negativo sulla propensione al viaggio degli italiani. La paura che scoppino nuovi conflitti su scala internazionale è salita al 45 per cento, mentre diminuisce leggermente la paura di prendere l’aereo.

Si attesta a 4 notti la durata media della vacanza pianificata per i prossimi 3 mesi, dato tutto sommato compatibile con la stagionalità e con il mix delle destinazioni preferite per il periodo, che vede di fatto prevalere gli “short break”, anche se non mancano le destinazioni esotiche e di lungo raggio.

 

Tre italiani su quattro preferiscono trascorrere nei prossimi mesi le loro vacanze in Italia.

Soprattutto la clientela più matura preferisce restare in Italia (il 77 per cento per chi ha più di 55 anni d’età), mostrando una propensione maggiore alle destinazioni di corto raggio.

Per i prossimi mesi le destinazioni preferite saranno Toscana, Lazio e Trentino Alto-Adige in Italia, Regioni trainate dal turismo delle città d’arte. A livello Europeo Germania, Francia e Regno Unito sono le destinazioni preferite dai turisti italiani.

 

A livello di destinazioni preferite extra-europee si continuano a comportare bene le mete del Nord Africa, nonostante le recenti tensioni e la Turchia che rimane una delle destinazioni preferite degli italiani che si recano all’estero. Stati Uniti e Messico sono al secondo e terzo posto delle preferenze.

Quasi un italiano su due ha affermato che le scelte di viaggio sono state condizionate dai recenti tragici eventi internazionali, ma è il pessimismo sull’andamento economico del Paese che trascina l’indice di propensione al viaggio verso il basso.

Quasi un italiano su due è più pessimista nell’ultimo periodo, mentre solo il 17 per cento si vede più ottimista. Rispetto al giugno scorso vi è un profondo cambiamento nell’aspettativa di una ripresa economica e questo dato non può che influenzare l’indice di propensione al viaggio degli italiani.

 

I prossimi mesi vedranno al centro dei desideri di viaggio degli italiani le città d’arte, sia quelle italiane che quelle europee.

In Italia la meta da sogno preferita rimane Roma per un italiano su quattro, mentre al secondo posto si trova Firenze dove vorrebbe andare un italiano su cinque. Venezia è al terzo posto nelle preferenze di viaggio.

 

A livello europeo le città d’arte preferite sono invece Parigi, Londra e Berlino.

Un italiano su quattro vorrebbe andare a Parigi, mentre il 17 per cento nella capitale inglese. Berlino e Barcellona si trovano al terzo e quarto posto nella lista dei desideri dei nostri concittadini con quasi il 10 per cento delle preferenze per entrambe le città.

Nella visita delle città d’arte quasi un italiano su quattro ha usufruito dei servizi di una guida turistica professionale regolarmente abilitata.

In quasi 9 casi su 10 la guida è stata ritenuta utile per conoscere al meglio le bellezze di una città o di musei.

La visita alle città d’arte è trainata dalla voglia di visitare musei, monumenti o mostre, dato che oltre un italiano su due ha questo desiderio per il periodo autunnale.

La vacanza gastronomica è in forte crescita. Un italiano su tre pensa per il prossimo autunno ad una vacanza di questo genere.

 


03/10/2014 10:51:00 © riproduzione riservata






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