Si è conclusa domenica 18 settembre la 12a edizione del Défi Azimut, che ha riunito a Lorient 28 imbarcazioni della Classe IMOCA per l’ultimo confronto prima della partenza della Route du Rhum – Destination Guadalupe che avverrà tra circa sette settimane. Giancarlo Pedote è riuscito a testare nuovamente le modifiche effettuate sulla sua barca durante il cantiere invernale (il cambiamento di sei metri di prua) dimostrandone il potenziale, che potrà esprimersi al meglio dopo il cambiamento dei foil che avverrà a cavallo tra il 2022 e il 2023. Lo skipper di Prysmian Group, nonostante alcuni inconvenienti con il pilota automatico, ha ottenuto un incoraggiante 10° posto nella regata d’altura di 500 miglia nautiche in solitario, la 48H AZIMUT, durante la quale è riuscito a superare anche dei foiler di ultima generazione.
“Il bilancio globale di questo Défi Azimut è positivo. Quello che mi interessava era ovviamente la 48H Azimut, valevole per la selezione al Vendée Globe in caso l’organizzazione dovesse scegliere tra troppi team iscritti. I Run Azimut e il Tour dell'isola di Groix in equipaggio erano più che altro delle prove spettacolo per il pubblico e un intrattenimento per gli invitati. La 48H AZIMUT è stata una bella regata, con buone condizioni meteo. Sono abbastanza soddisfatto del risultato perché al traguardo sono passati davanti a me solo grandi foiler", ha dichiarato Pedote il quale, sentendosi sempre più in sintonia con la sua barca nella configurazione attuale, ha tracciato una traiettoria pulita lungo le 500 miglia del percorso proposto dall’organizzazione nel Golfo di Biscaglia.
Un percorso comunque ad ostacoli per Prysmian Group: “Dopo un buon inizio di regata mi sono trovato ad affrontare problemi con il pilota automatico. Problemi che sono iniziati alla Guyader Bermudes 1000 Race dello scorso maggio e che per il momento non siamo riusciti a risolvere. Questa è una preoccupazione importante che deve assolutamente essere risolta prima della partenza della Route du Rhum. Dobbiamo riuscire a fare più uscite possibili con vento forte per poter studiare la situazione e identificare la causa del guasto", spiega il navigatore italiano che, nonostante questo handicap, è riuscito a lottare nel primo terzo della flotta, perdendo il 9° posto solo per pochi minuti dopo quasi due giorni di regata a dir poco tecnica, piena di decisioni e manovre.
“Poco prima della fine, ho preso qualcosa di grosso nella chiglia che mi ha costretto a fare un 360° e ho dovuto abbandonare la lotta finale con Tanguy (Le Turquais). È qualcosa che mi lascia l’amaro in bocca, ma fa parte del gioco e devo accettarlo. Quello che mi infastidisce di più è chiaramente il problema al pilota", sottolinea il fiorentino che dopo gli appuntamenti in Italia del Festival dello Sport a Trento e del Salone Nautico di Genova, metterà tutte le sue energie per risolvere questo problema.
Sapersi mettere in discussione al di là delle domande
“Ciò di cui sono soddisfatto è che sono sempre più in sintonia con la mia barca. Questo è dovuto al fatto che partecipo attivamente alla sua preparazione generale e alla sua vita tecnica", racconta lo skipper di Prysmian che sa benissimo che fare domande è il modo migliore per ottenere risposte al fine di trovare la soluzione adeguata e progredire. La descrizione della situazione originaria, la considerazione gerarchica degli elementi principali, lo sviluppo di azioni correttive rilevanti: questa è la ricetta giusta secondo il Pedote, che dalla sua laurea in filosofia ha imparato soprattutto il metodo di lavoro e di pensiero.
“Il livello generale della flotta IMOCA è in costante aumento. Nonostante ciò, noi piccoli foiler riusciamo a restare a contatto con le imbarcazioni di ultima generazione. È un fenomeno incoraggiante che mi aiuta a non mettermi limiti”, sottolinea Giancarlo, già concentrato sulla Route du Rhum che si profila sempre più nitida all'orizzonte. "Sono già concentrato sulla prossima regata al 100% perché, come sempre, quando faccio qualcosa è a tutto gas. Il mio leitmotiv è essere presente in ciò che faccio in ogni momento della vita”, conclude Giancarlo Pedote, che ama vivere intensamente e cercare di imparare da ogni esperienza.
Con un margine di quasi 200 miglia e 450 miglia ancora da percorrere, solo la sfortuna potrebbe negare a SVR Lazartigue (nella foto) la vittoria che insegue da tempo in questa regata. Arrivo previsto per stasera o domani mattina
Lo svizzero, figlio d'arte, è secondo con una barca senza foil e senza l'indispensabile spi medio, scoppiato durante la prima tappa. Gli italiani al 12° (Gamenara) e 17° (Zorzi) posto. Entrare nella top ten non è una missione impossibile
Un bel quarto posto per Ambrogio Beccaria con sensazioni positive sulla barca e un po' di delusione per il risultato
La stagione sportiva proposta dal Circolo Velico Riminese si chiude con il Campionato Autunnale 2025 svoltosi sabato 8 e domenica 9 novembre
Francesca Clapcich e Will Harris (11th Hour Racing) hanno tagliato il traguardo in 2a posizione. Jérémie Beyou e Morgan Lagravière, Charal, hanno tagliato per primi il traguardo in 11 giorni, 19 ore, 45 minuti e 18 secondi
Un successo tanto spettacolare quanto simbolico: esattamente trent’anni dopo la vittoria del padre Yvan Bourgnon nella stessa regata, il figlio scrive una nuova pagina della storia familiare e della vela oceanica
SVR-Lazartigue conquista la vittoria nella categoria ULTIM
Una bellissima giornata di sole e vento ha permesso al Comitato di Regata, presieduto dal Giudice Nazionale Carlo Cacioppo e dai Giudici De Rossi e Sferra, di portare a termine una stupenda prova costiera davanti al Parco Nazionale del Circeo
I momenti più belli: "La luna. Di notte era come se fosse giorno, fantastico. Le mie frontali sono tutte cariche, ne ho usata solo una. È stato bellissimo, il sorgere del sole e i tramonti della luna"
Ad una sola manche dalla conclusione, un nuovo sorpasso nella classifica provvisoria del Circuito Nazionale 2025 che, dopo 9 tappe nelle più belle località italiane, assegnerà i due ambiti Trofei Francesco Ciccolo e Miglior Timoniere-Armatore J24