The FUXIA RACE trofeo Challenger Rinaldo Gasparini è tornato in mare per la sua 7^ edizione sabato 10 luglio nelle acque antistanti la costa di Pesaro e Fano. Quella appena conclusa sarà ricordata come l’edizione delle “bonacce” a causa degli innumerevoli cali di vento che soprattutto nella regata d’altura a rallentato notevolmente la velocità delle imbarcazioni partecipanti.
La manifestazione, organizzata da ASD “The Fuxia Race” con il supporto tecnico del Club Nautico di Pesaro, da sempre vicino alla manifestazione in tutte le sue fasi, e alla Compagnia della Vela in collaborazione con il Comune di Pesaro, Provincia di Pesaro e Urbino e Confindustria è ormai diventata un appuntamento internazionale fisso per gli appassionati di vela.
“The Fuxia Race” vuole tenere viva la memoria di Rinaldo Gasparini, storico armatore dei vari “Chica Boba”contraddistinti dalla presenza del colore fuxia e vuole farlo proprio prendendo le mosse dalla sua filosofia, quella di far vivere il mare e la vela al maggior numero di persone possibile,forte del suo motto “sono felice se le mie barche navigano anche senza di me!”.
Imperdibile lo spettacolo dato dalle oltre 120 imbarcazioni partecipanti che nei primi due lati tra Pesaro e Fano hanno navigato vicinissime alla costa permettendo a molti appassionati di seguire la regata anche da terra.
Il primo lato del percorso da Pesaro a Fano, uguale per tutte le classi, è stato caratterizzato da una brezza leggera da nord che ha rallentato le prestazioni delle imbarcazioni. Nel ritorno verso Pesaro una piccola rotazione del vento verso est e un graduale calo della sua intensità ha reso questo lato una bolina difficile, premiando o penalizzando fortemente scelte tattiche non sempre prevedibili.
Una volta doppiata la boa di Pesaro, rappresentante l’arrivo per la regata costiera Chica e Boba (derive e catamarani), le imbarcazioni della regata d’altura hanno fatto rotta verso la parte al largo del percorso in direzione delle piattaforme fuori dalla costa Basil – Daria boa di Fano e arrivo a Pesaro dove hanno incontrato una serie di cali di vento che hanno rallentato la navigazione mettendo alla prova le capacità di resistenza e di nervi degli equipaggi.
Il primo a tagliare il traguardo alle 2.30 di notte, rispettando il pronostico che lo dava per favorito in queste condizioni di venti leggeri, è stato il glorioso Luffe 53 “Fanatic” di Giorgio Valli, portacolori della Canottieri Ausonia di Grado timonato da Enrico Baiagini tornato a Pesaro con le carte in regola per vincere dopo aver mancato di un soffio il successo nella passata edizione. “Fanatic” si è aggiudicato il Trofeo Challenger Rinaldo Gasparini ed il primo posto della classe Magnum divisione charlie. Podio per Marinariello di Carlo de Bona di Lignano e Orlanda dei fratelli Sanmarini di Rimini, vincitori assoluti della passata edizione.
Brillante affermazione nella classe Magnum, divisione alfa, per il Millenium 40 Sayonara del velaio triestino Roberto Bertocchi, vincitore già nel 2008 e 2009 e in testa fin dalla partenza dell’intera flotta dei Magnum. Sayonara precede in classifica il Solaris 36 OD Lo Re del fast sailing team, timonata da Massimiliano Cinquepalmi con a bordo Andrea Muccioli di Ideal Ceramiche co sponsor della manifestazione e il Far 36 Mummut del Riminese Stefano Clementi.
Infine nella classe Magnum, divisione bravo, vittoria del Cookson 46 Hight Five Polymor del pesarese Anteo Moroni, vincitore anche di molte passate edizioni. Brillante secondo posto per il Farr 40 Shear Terror del ravennate Pieralberto Setti che dopo aver tagliato l’arrivo non è rientrato a Pesaro facendo rotta direttamente a Marina di Ravenna dove si è aggiudicato il Festivela vincendo su 250 imbarcazioni tra cui il Moro di Venezia. Al terzo posto si piazza il Vismara 42 del fanese Giovanni Pierini.
Nella classe Magnum crociera, Kiwi si impone su Chica Magnum (a bordo l’unico equipaggio interamente femminile in gara) terza piazza per il Dofour 40 My Twin di Paolo Bartolucci. Vittoria proprio per il Dofour 40 My Twin di Paolo Bartolucci, responsabile della sezione della vela del Club Nautico di Pesaro, nella classifica ORC overall vittoria che premia anche l’impegno del suo armatore nella continua ottimizzazione della barca e del suo GPH; al secondo posto Fanatic e al terzo Intermedia del pesarese Stefano Bastianelli.
Nella regata costiera Chica, il Melges 32 “Armonia” del campione italiano Laser Alessio Marinelli del Club vela Portocivitanova si aggiudica sia il Trofeo Jaguar riservato per il primo arrivato nella regata costiera Chica e primo overall, a seguire il Melges 24 Neera di Fulvio Pardu già vincitore nel 2008 e Vis Campogas di Francesco Valive.
Nella regata costiera Boba, la vittoria nella divisione catamarani è andata all’equipaggio di Daniele Saragoni in coppia con Luca Filippi a bordo del F18. A seguire il Tornado di Mirco Mazzini e Federica Cancellieri e l’F18 di Matteo Monti e e Simone Bocchini.
Nella regata costiera Boba divisione derive il velaio senigalliese Mario Mainero, incontrastato mattatore di questo inizio di stagione nella classe Tridente con le vittorie secche al Trofeo Accademia Navale città di Livorno e alla Velalonga di Venezia, ha trionfato con il Tridente 16 in equipaggio con Alessandro Ferraresi centrando la vittoria sfuggitagli la passata edizione. Al secondo posto un altro Tridente 16 portato per l’occasione da Vincenzo Sorrentino vincitore dal 2001 ad oggi di svariati campionati italiani nelle classi Tornado e F18, reduce dal brillante secondo posto degli italiani e decimo assoluto al recente Campionato del Mondo catamarani classe A di Cesenatico. Terzo a completare il podio il Tridente 14 di Federico Lavezzi e Matteo Baratta del Club Nautico di Riccione.
Nelle giornate di sabato 10 e domenica 11 “The Fuxia Race” ha inoltre ospitato la quarta tappa di qualificazione delle sei in programma del Campionato Nazionale classe Tridente “Trofeo Francesco Morosini 2010” riservata alle derive Tridente 14’ e 16’ la cui tappa finale si disputerà nelle acque antistanti il Lido di Venezia il 24 e il 25 settembre nella suggestiva sede della prestigiosa “Scuola Navale Militare Francesco Morosini” - isola di S.Elena.
Presente durante le regate e durante la cerimonia di premiazione il direttore della scuola il Comandante Capitano di Vascello Enrico Pacioni, una personalità che ha dato maggior lustro ed ufficialità all’evento e che ha sottolineato il connubio tra la manifestazione pesarese, Marina Militare e Scuola Navale Morosini nel comune impegno di far crescere nei giovani la conoscenza dell’arte marinaresca e una sana cultura velica.
Il Trofeo Francesco Morosini, è nato dalla collaborazione tra la Scuola Navale Militare e l’Associazione Italiana Classe Tridente ed è interamente dedicato alle derive classe Tridente 14’ e 16’ (imbarcazioni a vela a deriva mobile di 4.2 e 5 metri di lunghezza disegnate da Paolo Cori e prodotte da CNA Cantiere Nautico). Alla tappa di Venezia, conclusione del Trofeo Francesco Morosini 2010, parteciperanno gli equipaggi classificatisi nelle prime 5 posizioni nelle sei tappe di qualificazione del Campionato Nazionale. Il trofeo si disputerà nelle acque antistanti il Lido di Venezia il 24 e il 25 settembre con regate di flotta e una veleggiata non competitiva il 26 settembre con passaggio nel bacino di San Marco ed arrivo davanti alla scuola navale Morosini.
Nella classe Tridente 16 si è imposto di misura l’equipaggio del Circolo vela Cesanatico con Gabriele Saragoni, Luca Filippi e il figlio Andrea Filippi di 12 anni che hanno preceduto Vincenzo Sorrentino, Luigi Tomasini, Silvia Benini campionessa femminile del mondo Vaurien 2009. Al terzo posto Roberto Burattini Mainero e Anita Basso del Club Nautico di Senigallia.
Nella classe Tridente 14 i fratelli Riminesi Simone e Luca Bartolini, atleti di punta del club Nautico di Rimini, si sono imposti sull’equipaggio del vela club di Marotta Emanuele Tonelli con Ivano Latini; al terzo posto Federico Lavezzi e Matteo Baratta del club nautico di Riccione.
Il vento ha fatto temere un tradimento, costringendo le regate a ritardare di quasi un’ora; è poi arrivato leggero insieme al sole per la prima prova, più forte nella seconda, mentre è calato nella terza
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