Oltre milleduecento persone, tra soci, invitati e regatanti, hanno affollato le terrazze del Circolo del Remo e della Vela Italia per la cena che ha preceduto la partenza della 57.ma regata lunga dei Tre Golfi. Un appuntamento che ha regalato a Napoli il sapore dei grandi eventi, con presenze illustri ed ospiti giunti da tutt’Italia tanto da paragonare la serata dedicata alla regata più antica d’Italia, alla prima della Scala di Milano.
Venerdì notte, dopo primi piatti e dolci in banchina, i fuochi d’artificio hanno ricordato ai più distratti che i velisti erano pronti alla partenza, dopo aver appreso del cambio di percorso deciso dal comitato di regata che ha inteso ottimizzare le condizioni meteo cercando il vento oltre Ventotene.
Così invece di percorrere le 170 miglia di navigazione sino a Punta Licosa, all’altezza di San Marco di Castellabate, i team toccheranno il terzo golfo, quello di Salerno, girando intorno ai Li Galli, mentre il periplo di Ponza rappresenterà il nuovo riferimento in quello di Gaeta.
Il vento dunque il vero protagonista, come ogni anno, di questa prova che ha visto i regatanti lasciare lo specchio d’acqua di S. Lucia, illuminato a giorno dalle fotoelettriche, per cercare la “termica” sotto il costone di Monte di Procida per superare Ischia. Il poco vento da sud, di 5-6 nodi, ha così costretto l’intera flotta a raggiungere Ischia solo alle quattro del mattino, mentre le più veloci, tra le quali Aleph, il Frers di oltre 18 metri di Giorgio Ruffo e B2, il Vismara 54 piedi, sono arrivate a Ponza alle 16 di sabato quando il resto della flotta era ancora in vista di Ventotene, distanziata di oltre 20 miglia.
Le previsioni meteo, se non dovessero cambiare, pur prevedendo un leggero rinforzo da sud-est con vento di 7-8 nodi, consentirebbero un ritorno nel golfo, verso Capri, per i primi all’alba (domenica) e quindi un arrivo sul traguardo di Napoli intorno all’ora di pranzo di domenica.
Giornata finale senza vento e senza regate, classifiche invariate. Tutti i titoli, i podi assoluti, giovanili e Open. Il Trofeo Challenge Carlo Rolandi per Società al Gruppo Sportivo della Guardia di Finanza
Giornata a due facce: tanto sole e regate per alcune classi, a Mondello poco vento. Le classifiche prima della finale: domenica 2 novembre si assegnano i titoli
Con un margine di quasi 200 miglia e 450 miglia ancora da percorrere, solo la sfortuna potrebbe negare a SVR Lazartigue (nella foto) la vittoria che insegue da tempo in questa regata. Arrivo previsto per stasera o domani mattina
Grande prestazione di tutta la squadra che ha vinto 9 medaglie sulle 12 in palio
La Direzione di Corsa ha pubblicato un avviso ufficiale di modifica del percorso: per assicurare un arrivo più compatto a Fort-de-France, in Martinica, l’itinerario è stato abbreviato saltando l'isola di Ascensione
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Il favorito, Benoît Marie su Nicomat, guida la corsa (Proto) ma è in difficoltà. Gli italiani? Nel gruppo centrale dei Serie con Nicolò Gamenara 19° e Cecilia Zorzi più indietro ma in recupero
Lo svizzero, figlio d'arte, è secondo con una barca senza foil e senza l'indispensabile spi medio, scoppiato durante la prima tappa. Gli italiani al 12° (Gamenara) e 17° (Zorzi) posto. Entrare nella top ten non è una missione impossibile
SVR-Lazartigue conquista la vittoria nella categoria ULTIM
Francesca Clapcich e Will Harris (11th Hour Racing) hanno tagliato il traguardo in 2a posizione. Jérémie Beyou e Morgan Lagravière, Charal, hanno tagliato per primi il traguardo in 11 giorni, 19 ore, 45 minuti e 18 secondi