Vela, Trofeo Alfio Cup - Il prossimo 9 luglio alle ore 13, nelle acque antistanti Parè di Valmadrera, prenderà il via la prima edizione del “Trofeo Alfio Cup”, una regata organizzata dal Circolo Velico del Tivano per ricordare Alfio Peraboni. Fortemente voluta dal Circolo di Valmadrera e dagli amici , il “Trofeo AlfioCup” è una regata a crociera - della durata di circa 3 ore - con un percorso compreso tra Paré nel Comune di Valmadrera, Abbadia Lariana e Onno nel Comune di Oliveto Lario, in un tratto di lago, quello del ramo lecchese del Lario, che Peraboni conosceva benissimo per averlo frequentato con grande assiduità durante gli allenamenti giovanili e negli ultimi anni. La regata è una libera cabinati ed è aperta a tutte le barche, cabinati e barche a bulbo. Quindi ci saranno anche le Stelle, come è giusto che sia, a rendere omaggio al grande Alfio Peraboni, due volte medaglia di bronzo alle Olimpiadi (Mosca 1980 e Los Angeles 1984) e Campione del Mondo nel 1984 (Villamoura in Portogallo), sempre nella classe Star e sempre con l’amico Giorgio “Dodo” Gorla.
Alfio Peraboni è stato un mito. Lo è stato tanto nella vela - riportando l’Italia alla grandezza dei tempi di Straulino, negli anni Cinquanta - quanto nella vita, come attesta l’enorme senso di perdita che ha lasciato. Un senso di vuoto che molti si sono portati dentro in questi mesi, da quando lui se ne è andato nel gennaio scorso, e che ha spinto amici e appassionati di vela a organizzare un trofeo tutto per lui, in quello specchio di acqua dolce, sul ramo lecchese Lago di Como, che lui amava tanto. Gli piaceva davvero scorrazzare a tutta velocità a bordo del suo gommone, facendo assistenza durante le regate, o semplicemente prendendo il largo ogni tanto per assaporare il piacere dell’acqua e del vento. Proprio a questi elementi si è ispirato il grande artista Velasco Vitali, creando "VENTO" un trofeo che oltre alla bellezza e al valore simbolico sa far vivere l'essenza di Alfio nella sua totale pienezza.
Pare di vederlo ancora, salire sul canotto col berretto ben calcato in testa e prendere il largo a tutto motore. Non importava che piovesse a dirotto o che si boccheggiasse sotto la canicola. Il “Pera”c’era sempre. Con un entusiasmo per la vela che non si è mai intiepidito, usciva fiancheggiando le barche in regata. Lanciava suggerimenti, sgridava affettuosamente i regatanti distratti che non regolavano a dovere le vele. E tutti, dai più giovani ai più esperti, si consideravano suoi allievi. “Il nostro coach” lo chiamavano affettuosamente i ragazzi che aveva preso sotto la sua ala protettrice. Aveva classe l’Alfione e anche le sue critiche riuscivano sempre a essere costruttive e a strappare un sorriso. Un talento innato il suo, unito a grande esperienza e professionalità Si portava addosso la sua storia da Campione quasi con elegante indifferenza, senza ostentare onori e coppe, medaglie e primati. Carisma e simpatia erano travolgenti, e non c’è nessuno, nel mondo della vela, e non solo, che non ne sia rimasto profondamente colpito. Perché lui era uno che lasciava il segno.. Saranno quindi numerosi, e con il cuore gonfio di emozione, gli amici e i regatanti che lo ricorderanno, fendendo l’acqua a vele spiegate, respirando quel vento che tante volte ha gonfiato il suo fiocco e che tante volte gli ha fatto assaporare il gusto della vittoria.
Dopo la regata, alle ore 19.30 gli equipaggi si riuniranno nella casetta antistante il porto di Paré di Valmadrera. La struttura è stata messa gentilmente a disposizione dall’associazione “Amici di Paré”. Qui amici e regatanti si riuniranno per un buffet e per la cerimonia di premiazione durante la quale il vincitore riceverà la scultura creata da VelascoVitali, valida come Trofeo “Alfio Cup”.
Il vento ha fatto temere un tradimento, costringendo le regate a ritardare di quasi un’ora; è poi arrivato leggero insieme al sole per la prima prova, più forte nella seconda, mentre è calato nella terza
Vincitori di giornata, nelle rispettive classi sono: V, Django 7X, Oscar 3, H2O, Moat
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