Le previsioni di Sabato non sono il massimo, è prevista pioggia e vento deviato da tanti temporali. Il Comitato con un’ora di ritardo rispetto la normale programmazione piazza il campo di regata tenendosi lontano dai groppi e porta a casa tre bellissime prove. In acqua anche Beppe Fornich, vincitore con il Grand Soleil Sagola della Middle Sea Race, che vuole provare l’intensità delle regate dei minialtura e provare ad acquisire la maggiore sensibilità delle barche più piccole. Dopo Massimo Barranco e Maurizio D’amico, un altro forte timoniere di barche d’Altura che si cimenta ad armi pari contro gli atleti di uno dei Campionati Invernali più forti di Italia. Mentre il resto della flotta controlla Giuseppe Cascino su Birbante e Maurizio D’Amico su Baraonda Cefosmet, Alberto Wolleb sulla sua Brera Hotels, che non ha più velleità di vittoria finale a causa di assenza nelle prime prove del Campionato, viene lasciato libero di scegliere il miglior posto per partire. Così, indovinando a pieno il timing e non pressato da marcature asfissianti, brucia alla partenza tutti gli altri partecipanti, proseguendo senza errori e tagliando senza apparente difficoltà il traguardo per primo. Dietro Birbante e Baraonda. Nella seconda gara della giornata altra vittoria di Brera Hotels, ma stavolta Cascino lotta per tutta la prova e viene superato sulla linea di arrivo di soli due secondi. Ottimo terzo il trapanese Domenico Campo su Sporting Village che ancora alterna lampi di genio a prestazioni opache. Alla terza prova, Brera Hotels dopo la partenza, prende la via del porto, probabilmente a causa di un’avaria. Birbante torna leader e regola sul traguardo Diavolasso di Andrea Di Mauro e Baraonda Cefosmet.
Birbante conserva la testa della classifica generale. Anche se la matematica non gli dà certezza, dovrebbe aggiudicarsi la WaveDogSails Winter Cup tra quattordici giorni, quando si correranno le ultime tre prove dell’intensissimo programma. Scatterà probabilmente un altro scarto e c’è la possibilità di ribaltare le cose per Baraonda e Sporting Village affiancati al secondo posto dallo stesso numero di punti.
Domenica giornata infausta per gli Altura. Le previsioni sono le stesse del giorno prima ma stavolta gli sforzi del Comitato non vengono adeguatamente ricompensati. Il vento sale all’orario di partenza previsto, poi scema del tutto, poi devia, poi si distende di nuovo. Occorre fare in fretta perché per le 15 è previsto un nubifragio su Palermo. Alle 11.30 appena il vento si stabilizza si piazza in un attimo il campo e si parte. Cochina, First 40 di Giorgio Fabbri, ed il Comet 45 trapanese Elima non riescono a scrollarsi di dosso il First 34.7 Julies et Jim. Sopra c’è lo squadrone della North a coadiuvare James Brucato, che, al timone, segue alla perfezione le indicazioni del tattico Salvatore D’Amico. Il vento viene deviato continuamente dai temporali intorno,ma in queste condizioni difficili Julies et Jim si esalta è mette pressione ai due battistrada. Il distacco viene minimizzato e la prova sembra sua. L’equipaggio di Elima rimane più che concentrato e taglia per primo il traguardo. Subito dietro si presenta Julies et Jim che, incredibilmente, tocca la boa di arrivo. E’ costretta a penalizzarsi e lascia la piazza d’onore a Cochina. Tra i Gran Crociera Drakkar vince il duello su Sporting Village rimettendo in discussione tutto il Campionato. Il vento ruota ancora e si distende da Nord Est. La flotta si attende un’altra prova ma il Comitato manda tutti a terra. Il tempo di ormeggiare le barche e posare i gommoni e puntuali come da previsioni si aprono le cateratte su Palermo.
Le classifiche generali dei Crociera/Regata e dei Gran Crociera sono cortissime. Dopo due mesi di regate è come se non fosse successo niente. Cochina e Julies et Jim sono divise solo da tre punti mentre Drakkar di Leonardo Restivo e Sporting Village di Giulio Caiazzo si differenziano solo per uno. Tra quattordici giorni, con un altro possibile scarto, si avranno altre sorprese.
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