PIRATERIA
Sequestro Savina Caylyn: proposta sicurezza privata a tutela dei marinai
redazione
PIRATI - Dopo un primo contatto avvenuto ieri sera con uno dei sequestratori si sono interrotti le comunicazioni con la ' Savina Caylyn', la petroliera italiana sequestrata ieri in pieno Oceano Indiano con a bordo 22 persone, cinque italiani e 17 indiani.
Mentre il cargo prosegue la sua navigazione verso le coste somale in Italia si discute sulla possibilità di utilizzare la polizia privata a tutela dei nostri mercantili impegnati sulle rotte dei pirati.
"In seguito alla notizia della cattura da parte dei pirati della petroliera italiana Savina Caylin, con 22 marinai a bordo dei quali 5 italiani, con il collega Gregorio Fontana abbiamo chiesto e ottenuto un colloquio con il presidente Donato Bruno per inserire urgentemente nei lavori della commissione Affari costituzionali una proposta di legge gia' presentata nel 2010 e sollecitata da molti armatori affinche' le navi italiane possano essere tutelate da servizi di vigilanza privata''. E' la dichiarazione di Michele Scandroglio, deputato del Pdl.
'' L' utilizzo di sicurezza privata - continua Scandroglio- con l' impiego di guardie giurate e con l' utilizzo di armi comuni da fuoco, a protezione di merci e valori su navi mercantili e su navi da pesca battenti bandiera italiana nelle acque internazionali in cui esiste il rischio pirateria, e' stato peraltro previsto gia' nel 2009 da una raccomandazione dell' Assemblea dell' Unione dell' Europa occidentale.
Quello da noi proposto - rimarca l' esponente Pdl- e' un provvedimento a costo zero per il bilancio dello Stato e che metterebbe in sicurezza le navi italiane, sempre piu' spesso coinvolte in questo crescente fenomeno degli attacchi da parte dei pirati''.
'' E' un' iniziativa a nostro avviso indispensabile - conclude Scandroglio - per garantire il diritto alla sicurezza e per scongiurare il rischio che l' armamento italiano si trovi nella condizione di dovere immatricolare le proprie unita' con la bandiera di altro Stato, magari dell' Unione Europea, con le evidenti negative ricadute economiche, fiscali e occupazionali che ne deriverebbero per il nostro Paese''.
09/02/2011 17:18:00
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