VELA, Malta - Senza dubbio, il momento più produttivo per chi ha registrato gli arrivi della Rolex Middle Sea Race di quest'anno, è stato tra le 11.30 e le 15.30 di mercoledì. Clive e Mary Chipperfield, due ufficiali di regata del Royal Malta Yacht Club, hanno segnalato l'arrivo a undici yacht, tanti quanti hanno raggiunto il traguardo nelle giornate di lunedì e martedì.
Malta si è svegliata stamattina senza vento, sotto un cielo azzurro e un po' di umidità. Un bell'inizio di giornata per un turista, ma non per chi sta arrancando lungo la costa settentrionale di Malta, sperando di conquistare la vittoria di classe con un 'fast finish'. Lo Swan 45 Fever (GBR) di Klaus Diederich e Grant Gordon all'alba di stamattina si è trovato esattamente a vivere questa situazione. Il suo equipaggio internazionale, che include volti noti quali Andy Beadsworth, Gary Barron, Wouter Verbraak e Tony Rey, ha dovuto lottare duramente per raggiungere il traguardo. Alla fine, gli sforzi non sono stati sufficienti e ed è Arthur Podesta con Elusive II Medbank (MLT) a capeggiare la classifica della Classe 3.
I co-armatori Gordon e Diederich si sono goduti parecchio la regata, come evidente dalle parole di Diederich: "il lasco fino a Messina è stato magnifico. Andavamo a tutta birra, con punte di 22 nodi, velocità più alta che abbiamo mai raggiunto su questa barca." Gordon era completamente d'accordo: "ci sono pochi Swan 45 che s'azzardano ad affrontare regate d'altura, ma noi le amiamo. E' un'atmosfera completamente diversa rispetto a quella delle brevi regate sulle boe. Lo scenario di questa gara è davvero spettacolare e accresce il fascino dell'esperienza."
Dopo aver doppiato Stromboli, Fever si è imbattuta in forte maltempo, come racconta Andy Beadsworth, iridato olimpico e skipper di Coppa America: "il piano velico di uno Swan 45 non è proprio disegnato per le regate offshore e decisamente non per 40 nodi di vento; siamo stati costretti ad ammainare la randa e utilizzare la storm try-sail. Durante la regata, abbiamo usato tutte le vele della barca eccetto lo storm jib."
"A nord della Sicilia abbiamo accumulato un buon vantaggio," ha commentato il navigatore della Volvo Ocean Race Wouter Verbraak. "A Pantelleria il vento è scomparso e siamo rimasti abbonacciati, a osservare i nostri avversari incalzanti. Tuttavia, dopo aver passato Lampedusa, ci siamo diretti alla sinistra del percorso e lì abbiamo guadagnato probabilmente più di quanto avevamo perso a Pantelleria."
Il grande clamore di stamattina, dopo che il nome di Alegre è stato inciso sul trofeo della Rolex Middle Sea Race, è stato quello riservato per l'arrivo di Strait Dealer. Un'altra epica avventura, terminata con un finale lentissimo, che tuttavia è valso la pena per l'armatore David Franks, probabilmente al suo ultimo giro su questo percorso. Franks era felice di essere di nuovo qui e d'aver conquistato il premio come primo yacht maltese sul traguardo, nonostante aver vissuto parecchi momenti difficili: "abbiamo un buon equipaggio e mi sono goduto molto la regata. Ci sono stati dei punti molto impegnativi, ma non abbiamo né rotto né perso molte cose. Siamo rimasti incastrati in una nassa per aragoste e abbiamo attraversato una tempesta di ghiaccio. Non ho mai partecipato a una Rolex Middle Sea Race così fredda e questa è la mia settima."
"L'equipaggio è resistito bene, David Anastasi ha avuto parecchio da fare e si è comportato benissimo. Strait Dealer è una barca molto bagnata, ma tutti si sono adattati alla situazione," ha aggiunto Franks, concludendo con un elogio per gli organizzatori. "Questa è una regata davvero fantastica. E' ben organizzata, appassionante, attrae un sacco di barche forti, è molto competitiva e per coronare il tutto, il calendario mondano pre- e post regata è ricchissimo."
Anche lo skipper David Anastasi è felice, pur ammettendo che la sua ambizione era essere la prima barca maltese nella classifica in tempo compensato. Strait Dealer si comporta meglio di poppa che non in bolina e, dato che gran parte della regata è stata contro vento, sarebbe stato difficile conquistare questo premio che, difatti, stasera è nelle mani di Artie. "Abbiamo fatto un'ottima regata fino a Messina, con le condizioni che la nostra barca predilige. Da lì in poi il vento è stato sul naso e la navigazione è stata molto difficile. Tutto è andato bene, l'equipaggio ha lavorato in sintonia, incluse le giovani leve Sean Borg, Darren Cauchi e Alan Tabone." Anastasi ha ammesso che il problema maggiore è stato mangiare, anche i cibi liofilizzati che richiedono solo l'aggiunta di acqua bollente: "le condizioni erano talmente pessime che era praticamente impossibile cucinare, sottocoperta c'era troppo da fare."
Il tattico Nigel King, veterano della Volvo Ocean Race 2001, è felice di essere arrivato in un pezzo: "è stata probabilmente la Rolex Middle Sea Race più difficile che abbia mai disputato. Ci sono stati parecchi temporali con numerosi groppi. I ragazzi hanno dovuto lavorare duramente per tenere la barca in moto. La parte più difficile è stata quando abbiamo doppiato Stromboli. Siamo stati travolti da numerosi groppi e acquazzoni. Abbiamo effettuato molti cambi di vele e ci sono state parecchie situazioni da gestire con urgenza, soprattutto quando i groppi sono sopraggiunti improvvisamente. E' stato molto difficile durante la notte poiché la visibilità è calata ed è diventato più difficile avvistare le raffiche in arrivo. Bisogna poter agire con un certo anticipo. Il Mediterraneo, tuttavia, è famoso per giornate come queste."
Gli altri arrivi di oggi includono Tonnerre de Breskens III (NED) di Piet Vroon, BOV Kerisma (GER) di Sonke Stein, Comanche Raider Gasan Mamo (MLT) di Jonas Diamantino, Hooligan VI (GBR) di Edward Broadway, Nisida (GBR) di Peter Hopp e Hilary Cook, Sciara (ITA) di Fillippo Lancelotti e, ovviamente, Elusive II.
Elusive II ha tagliato il traguardo a mezzogiorno, quattro giorni dopo il via da Grand Harbour. Il suo arrivo è stato più calmo rispetto ai primi. Durante la giornata il vento è aumentato e nonostante la tappa da Comino all'arrivo sia stata di bolina, se non altro c'era vento in abbondanza per sospingere le barche. Podesta ha ora completato trenta Rolex Middle Sea Race. Un record straordinario che probabilmente non sarà uguagliato per molti anni. La sua passione per questa regata continua a brillare, anche dopo aver combattuto una dura battaglia: "questa è stata ardua quanto la regata del 2007, ma forse non così infida. Ci siamo imbattuti nel primo grosso groppo dopo Capo Passero e abbiamo fatto una terribile strapoggia. Ci siamo ripresi. alla fine. e abbiamo proseguito. A Stromboli siamo stati travolti da un altro gigantesco groppo e poi per l'intera tratta fino a Palermo, ci sono stati groppi ogni due tre ore. Questo ha reso la regata davvero faticosa." Come ci ha raccontato Maya Podesta, gran parte dei problemi con il maltempo si sono avuti durante la notte completamente buia e senza luna; Podesta 'senior' ha confermato l'esistenza di un pericolo aggiuntivo costituito dalla grandine e dal calo di temperatura, riferito precedentemente da Franks.
Un paio d'ore dopo il traguardo e dopo un buon pasto, Podesta, scherzando, ha confermato che il prossimo anno tornerà di nuovo qui.
Cinque ore dopo Elusive c'è stato l'arrivo più ravvicinato della regata, quando quattro yacht sono entrati a Marsamxett Harbour a pochi minuti di distacco l'uno dall'altro. Artie (MLT) di Lee Satariano ha condotto il gruppo, seguito tre minuti più tardi da Aziza (MLT) di Sandro Musu e Velado (ITA) di Antonio Fava, separati da mezza virata e cinque secondi. Difficile immaginare un arrivo più entusiasmante di così dopo 606 miglia in regata. Poco prima di andare in stampa, è arrivato anche Seawolf of Southampton (GIB). Otto yacht sono ancora in gara, inclusi i due equipaggi doppi impegnati in un intenso match-race alla volta di Lampedusa, che probabilmente proseguirà fino al traguardo.
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