La 42.ma edizione del Nauticsud è stata inaugurata con il convengo “Nauticsud un’opportunità per il rilancio del turismo nella regione Campania”, evidenziando le necessità di sviluppo del settore nautico. Alla presenza di numerose Autorità, rappresentanti delle Istituzioni e delle forze armate, nonché di imprenditori e delle maggiori realtà produttive del segmento, sono state illustrate, da Lino Ferrara, presidente del Nauticsud, le criticità strutturali dei porti. Un filmato ha preceduto i singoli interventi dei relatori, mostrando in 17 minuti tutte le potenziali realizzazioni dei Marina nella linea di costa della città di Napoli, che hanno riscosso grandi consensi.
Questi gli estratti degli interventi:
Lino Ferrara, presidente Nauticsud: “A dispetto della crisi economica, Napoli è saldamente ancorata alla manifestazione Nauticsud, che rappresenta un’occasione per la riqualificazione del territorio e per lo sviluppo delle attività produttive. La città dispone di una risorsa che per troppo tempo non è stata sfruttata in modo efficace: il mare. Il progetto che Nauticsud vuole promuovere coinvolge l’intera costa partenopea, dalla darsena Acton all’area flegrea. Esso prevede l’espansione delle aree portuali, una riprogrammazione del diportismo e l’incremento del livello occupazionale, superando gli ostacoli posti dalla legge Galasso dell’agosto 1985, in materia di tutela paesistica. Ci si auspica, a questo punto, sia la realizzazione di un partenariato istituzionale, sia ad una proficua collaborazione con economisti, imprenditori del settore, urbanisti, armatori e diportisti, affinché Napoli si imponga come porto d’Europa, nel rispetto dell’ambiente e nell’interesse dell’economia cittadina.”
Luigi Cesaro, presidente della Provincia di Napoli: “Lino Ferrara merita un plauso per tutto il lavoro svolto fino ad oggi con l’organizzazione del Nauticsud e con le progettualità dell’Unione Nazionale Armatori da Diporto che presiede. Ora dobbiamo intervenire come Istituzioni, insieme alla Regione, ai Comuni ed alle categorie di settore, promuovendo un patto fondato su quattro pilastri: la tutela del patrimonio marino; l’incentivazione di un concreto piano infrastrutturale; il rilancio degli approdi, in termini di efficienza e servizi; il potenziamento del polo fieristico. Solo facendo sistema e praticando politiche per il mare, condivise e propositive, sarà possibile innescare una forte ripresa per la cantieristica e per il turismo, settori tra i più penalizzati dai contraccolpi della crisi mondiale”.
Ferdinando Morra, presidente della Mostra d’Oltremare: “La fiera Nauticsud, voluta fortemente da Lino Ferrara, significa soprattutto due cose: una sfida in rapporto alla situazione di crisi economica che il settore vive ed una sfida, che rappresenta la volontà del fare, avendo fiducia in un futuro migliore. Si avverte, sempre più oggi, l’esigenza di iniziative legislative che, grazie al supporto politico e istituzionale, sostengano delle strategie di sviluppo più competitive.”
Michele Saggese, assessore al Bilancio del Comune di Napoli: “La situazione attuale di crisi economica coinvolge il Comune e tutti gli Enti pubblici, perciò in questo momento c’è bisogno di condividere le risorse, le amministrazioni da sole non ce la possono far per il rilancio di Napoli he ritengo necessaria. Le idee progettuali che riguardano i porti di Napoli sono molto interessanti, ma bisogna prestare attenzione al fatto che Napoli ha soprattutto bisogno di ristrutturazione e riqualificazione dell’esistente, ma con attenzione a non aumentare le cubature di volumi esistenti”.Sergio Mancuso, partner dello studio milanese The European House Ambrosetti, che ha moderato il convengo inaugurale: “Il Mezzogiorno deve considerare il diportismo come attiva leva dell’economia e traino dei diversi flussi turistici. Ogni euro investito nelle infrastrutture da diporto equivale a 4 euro del PIL. Ogni posto barca genera sette posti di lavoro ed ognuno vale, per indotto diretto ed indiretto, 8.500 euro, considerando che a Napoli ne mancano all’appello 15.000 il conto è presto fatto sul valore che porterebbero. Si tratta di un’occasione imperdibile per la città, per la sua economia e per una migliore vivibilità. La risorsa mare infatti è più forte al Sud che al Nord, perché qui dispone di importanti potenzialità e opportunità di sviluppo. Il progetto di riqualificazione del territorio deve innanzitutto prevedere la rimozione del caos presente nei porti di Napoli: i dati registrano infatti che per ogni posto barca ben cinque si trovano effettivamente in circolazione. L’impegno su cui tutti, istituzioni, economisti, diportisti e imprenditori del settore devono convergere è il seguente: promuovere lo sviluppo delle aree portuali, favorendo l’integrazione dei flussi turistici, che saranno attratti da una migliore programmazione del diportismo, e puntando alla fidelizzazione della clientela, il tutto garantendo la sostenibilità dei servizi tradizionali.”
Lorenzo Selva, vicepresidente UCINA (Unione Nazionale dei Cantieri e delle Industrie Nautiche e Affini) e presidente ICOMIA (International Council of Marine Industry Associations):
“Vorrei parlare in qualità di presidente dell’ICOMIA, quindi da un punto di vista internazionale. Gli stranieri si meravigliano nel constatare che Napoli, con le sue enormi potenzialità di sviluppo e le sue bellezze uniche al mondo, sia rimasta un pontile in mezzo al Mediterraneo. I progetti presentati da Lino Ferrara rappresentano l’oro di Napoli, progetti che si possono realizzare perché poco invasivi e con poche volumetrie. Vanno fatti e basta senza perdita di tempo! Devo però rilevare che nonostante l’impegno profuso nella progettazione del sistema portuale della città e nella riqualificazione del territorio, ancora manca, da parte delle istituzioni, una concreta linea di azione: alla fase progettuale deve seguire quella pratica. Mi dichiaro disponibile nell’investimento di risorse e auspico che le autorità competenti lo siano altrettanto nel rilascio di concessioni per la costruzione delle infrastrutture portuali, cardine imprescindibile per lo sviluppo del diportismo e dell’indotto economico che ne deriva”.
Sergio Vetrella, assessore ai trasporti e alle attività produttive del Comune di Napoli: "Le istituzioni si sono impegnate a mutare la modalità di rilascio delle concessioni, che fino a poco tempo fa venivano decise nel segreto di una stanza e si realizzavano a breve termine, nell’arco di due o tre anni. Adesso invece le autorizzazioni verranno rese di evidenza pubblica, per assicurare efficienza e trasparenza. Rispetto al problema del partenariato, ritengo che il ruolo delle istituzioni pubbliche è quello di farsi garante dello sviluppo economico, mettendo da parte i personalismi e puntando al rilancio del territorio seguendo una strategia condivisa”.
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