L’iniziativa, cui partecipano i volontari di Greenpeace del Gruppo Locale di Palermo, vuole portare l’attenzione sulla legge «Sblocca Italia» che, tra le altre cose, facilita l’iter per nuove trivellazioni petrolifere in mare. In tale contesto, la Lega navale Italiana non può restare indifferente davanti a progetti che invece di tutelare le risorse ittiche, ambientali e paesaggistiche del meraviglioso mare di Sicilia tendono a massacrarne la bellezza per dar spazio a priorità economiche privilegiando dipendenze fossili. Infatti, i progetti di ricerca di idrocarburi nello specchio di mare compreso tra Pantelleria, Malta e capo Passero oltre a danneggiare inevitabilmente la «casa» di decine di specie animali e vulnerabili specie di cetacei, avrebbe un pericoloso impatto geologico essendo, questa, una zona interessata da pericolosi fenomeni di pseudo vulcanesimo conosciuti come pockmarks.
L’appuntamento è alle ore 9.00 alla Cala, davanti alla Club House della LNI Sez. Palermo Centro, per poi mollare gli ormeggi intorno alle 10 e, a seguire, spiegare le vele davanti al Foro Italico intorno alle 11.
La veleggiata è associata anche all'uscita denominata Centauri a Vela all'insegna della solidarietà e legalità organizzata insieme al Gruppo MRN che ha anche lo scopo di raccogliere donazioni da devolvere a “Lisca Bianca” l’ormai famosa imbarcazione in restauro grazie al progetto Navigare nell’inclusione che integra l’area della disabilità con quella del disagio giovanile tramite forme di sperimentazione e reinvenzione dei saperi.
Oltre a tutta la consistente flotta dei circoli Palermitani parteciperanno barche a vela con equipaggi provenienti dai moto club cittadini Panormus Vespa Club, Guzzi Mania, I Pellegrini e Ducati Club Palermo a cui si uniranno una imbarcazione che ospiterà alcuni rappresentanti dei parenti delle vittime di mafia, membri del gruppo facebook MRN e il direttore di Addiopizzo Travel Dario Riccobono ed un’altra che avrà a bordo le ragazze della associazione “Piccole Donne”, una comunità alloggio che accoglie giovani dai 13 ai 18 anni, affidate dai servizi sociali dei comuni siciliani o dal Tribunale dei minori perché vittime di abusi e maltrattamenti, per permettere loro di svolgere una nuova attività di squadra. (di Rossella Tramontano)
Palermo 15/01/2015
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