C’è una cosa da dire in merito al naufragio della Costa Concordia. Quello che è accaduto è inaccettabile, ma è altrettanto inaccettabile il processo mediatico che si è scatenato contro il Comandante e contro i marinai della nave, da parte dei Media di mezzo mondo, senza avere la minima nozione di quello che può essere accaduto a bordo. La nostra marineria è senza dubbio tra le prime al mondo, se non la prima, e non può essere trascinata nel fango di polemiche ignobili e strumentali solo all’audience televisiva. Non so quante saranno alla fine le vittime. Anche un solo morto è troppo. Ma nessuno si rende conto che questi giganti del mare sono ingestibili nell’emergenza? Sono ridicolmente progettati per andare a fondo orizzontalmente. Come si superano i 30° di inclinazione non funziona più nulla. Ad esempio gli ascensori si bloccano e le scialuppe non vanno in acqua, proprio come è accaduto a bordo della nave della Costa. Come si può a quel punto gestire il panico di 4.000 persone? Quale equipaggio, per quanto preparato, potrà mai contrastare il terrore di persone che lottano per la propria vita? Se qualcuno a bordo ha sbagliato è bene che paghi fino infondo, ma sono convinto che la quasi totalità dei marinai della Costa Concordia hanno dato tutto quanto era nelle loro possibilità per salvare quante più vite possibili. E ci sono riusciti. I numeri sono impietosi, ma questa è la realtà. Devo dirlo con sincerità: queste grandi navi da crociera non mi sono mai piaciute. Troppo grandi, troppo alte e con troppa gente a bordo. L’emergenza in mare è una cosa che può accadere ed è difficile da gestire. Anche con equipaggi esperti e ridotti. Molti hanno fatto paragoni con il Titanic. Ma l’unica cosa titanica che è stata fatta è stata quella di tirar fuori vivi da quella bara galleggiante oltre 4000 persone. E un’altra luce, poi, va accesa sui sommozzatori che stanno operando a bordo. Nella parte sommersa fluttua di tutto, dalle lenzuola ai mobili. Ogni volta che si apre una porta fuoriescono dalle cabine allagate oggetti e suppellettili pericolosissimi per l’incolumità dei subacquei. Anche loro sono eroi silenziosi, come i marinai e gli abitanti del Giglio. Grazie.
Al C32 di Alessandro Comuzzi la 20^ Punta Faro Cup e il Memorial Barison. Flamenco si aggiudica la Juris Cup e My Life vince la classifica speciale Rotary Club
Disputato per la prima volta in Svezia nel 2022 e seguito dalle edizioni in Spagna (2023) e Norvegia (2024), il Campionato del Mondo ORC DH giunge per la prima volta in Italia e in Adriatico, nel punto più a nord del Mediterraneo
Le previsioni di vento leggero si sono purtroppo trasformate in bonaccia nel primo giorno della Maxi Yacht Rolex Cup e per domani la situazione non cambierà; partenza anticipata alle ore 11 per sfruttare la previsione di brezza mattutina
Vincitori di giornata, nelle rispettive classi sono: V, Django 7X, Oscar 3, H2O, Moat
Dopo cinque adrenaliche regate, con vento teso da nord e mare con onda, la vittoria finale va Luna e Giovanni Di Biagio della Liberi nel Vento davanti a Giulio e Corrado Guerrini del circolo Marinando 2.0 di Ravenna. Terze Alessandra Coppola e Cerri Sofia
Galateia e Django 7X vincono il Rolex World Championship rispettivamente nelle classi Maxi 1 e Maxi Grand Prix. I vincitori della 35^ Maxi Yacht Rolex Cup nelle altre classi sono: Oscar 3, H2O e Moat
Vincitori di giornata nelle rispettive classi sono stati V, Ganesha, H2O, Moat. Le prove a bastone per la classe Maxi Grand Prix non si sono potute svolgere per il vento molto intenso
Disputate regolarmente altre due prove del tradizionale Campionato organizzato dalla Velica Viareggina che prosegue l’iniziativa per promuovere la Star anche fra gli Under 30
Al comando nelle rispettive classi: Magic Carpet E, Jolt, Nice, H2O e Moat
Cinquantasette team in rappresentanza di dieci Nazioni si sono sfidati nell’alto Adriatico questa settimana per il Campionato Mondiale ORC Double-Handed 2025, ospitato dallo Yacht Club Monfalcone in collaborazione con l'Offshore Racing Congress (ORC)