C’è una cosa da dire in merito al naufragio della Costa Concordia. Quello che è accaduto è inaccettabile, ma è altrettanto inaccettabile il processo mediatico che si è scatenato contro il Comandante e contro i marinai della nave, da parte dei Media di mezzo mondo, senza avere la minima nozione di quello che può essere accaduto a bordo. La nostra marineria è senza dubbio tra le prime al mondo, se non la prima, e non può essere trascinata nel fango di polemiche ignobili e strumentali solo all’audience televisiva. Non so quante saranno alla fine le vittime. Anche un solo morto è troppo. Ma nessuno si rende conto che questi giganti del mare sono ingestibili nell’emergenza? Sono ridicolmente progettati per andare a fondo orizzontalmente. Come si superano i 30° di inclinazione non funziona più nulla. Ad esempio gli ascensori si bloccano e le scialuppe non vanno in acqua, proprio come è accaduto a bordo della nave della Costa. Come si può a quel punto gestire il panico di 4.000 persone? Quale equipaggio, per quanto preparato, potrà mai contrastare il terrore di persone che lottano per la propria vita? Se qualcuno a bordo ha sbagliato è bene che paghi fino infondo, ma sono convinto che la quasi totalità dei marinai della Costa Concordia hanno dato tutto quanto era nelle loro possibilità per salvare quante più vite possibili. E ci sono riusciti. I numeri sono impietosi, ma questa è la realtà. Devo dirlo con sincerità: queste grandi navi da crociera non mi sono mai piaciute. Troppo grandi, troppo alte e con troppa gente a bordo. L’emergenza in mare è una cosa che può accadere ed è difficile da gestire. Anche con equipaggi esperti e ridotti. Molti hanno fatto paragoni con il Titanic. Ma l’unica cosa titanica che è stata fatta è stata quella di tirar fuori vivi da quella bara galleggiante oltre 4000 persone. E un’altra luce, poi, va accesa sui sommozzatori che stanno operando a bordo. Nella parte sommersa fluttua di tutto, dalle lenzuola ai mobili. Ogni volta che si apre una porta fuoriescono dalle cabine allagate oggetti e suppellettili pericolosissimi per l’incolumità dei subacquei. Anche loro sono eroi silenziosi, come i marinai e gli abitanti del Giglio. Grazie.
Giornata a due facce: tanto sole e regate per alcune classi, a Mondello poco vento. Le classifiche prima della finale: domenica 2 novembre si assegnano i titoli
Giornata finale senza vento e senza regate, classifiche invariate. Tutti i titoli, i podi assoluti, giovanili e Open. Il Trofeo Challenge Carlo Rolandi per Società al Gruppo Sportivo della Guardia di Finanza
Con un margine di quasi 200 miglia e 450 miglia ancora da percorrere, solo la sfortuna potrebbe negare a SVR Lazartigue (nella foto) la vittoria che insegue da tempo in questa regata. Arrivo previsto per stasera o domani mattina
Grande prestazione di tutta la squadra che ha vinto 9 medaglie sulle 12 in palio
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Gli sport nautici protagonisti del talk inaugurale con Antonio Rossi, Andrea Mura e Guido Meda. Il Presidente Marzano: “Lega Navale compatta e in prima linea per promuovere il ruolo sociale del mare e delle acque interne”
Il favorito, Benoît Marie su Nicomat, guida la corsa (Proto) ma è in difficoltà. Gli italiani? Nel gruppo centrale dei Serie con Nicolò Gamenara 19° e Cecilia Zorzi più indietro ma in recupero
Lo svizzero, figlio d'arte, è secondo con una barca senza foil e senza l'indispensabile spi medio, scoppiato durante la prima tappa. Gli italiani al 12° (Gamenara) e 17° (Zorzi) posto. Entrare nella top ten non è una missione impossibile
SVR-Lazartigue conquista la vittoria nella categoria ULTIM
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