Non so come esprimere questa sensazione, ma dalla 34ma America’s Cup mi sento un po’ fuori. Sono contento per Venezia ed anche per Napoli che sembra sia riuscita a portare anche lei due tappe dell’evento a Bagnoli. Però non basta mettere a disposizione il campo da gioco per sentirsi della partita. Mi sembrerebbe di fare la fine di quei cinesi che quest’anno hanno assistito alla finale di Coppa Italia tra Milan e Inter nello stadio di Pechino. Li guardavo stare lì allo stadio con la maglietta dell’Inter e del Milan e fare un tifo d’inferno, magari picchiarsi, per uno sport che, almeno al momento, non è il loro.
Non voglio fare la stessa fine, non voglio essere cinese a Venezia. Ho bisogno di fare il tifo, di vedere la marineria italiana al posto che gli compete in questa antichissima regata.
C’è bisogno di un team italiano, altrimenti non si giustificano gli investimenti di Venezia o di Napoli.
Venezia non ha certo bisogno di un paio di regate degli AC45 per far conoscere il proprio nome nel mondo e Napoli si prende un grosso rischio (ma proprio grosso) se pensa di affidare il rilancio della propria immagine nel mondo ad un evento estemporaneo e non ad un lavoro costante e duraturo.
Ci vorrebbe un Mascalzone. O Luna Rossa. Ma ve li immaginate i moli di Bagnoli pieni di napoletani con le magliette di Oracle o New Zealand che fanno ooooh alle prodezze degli AC 45? Io no e non vedo nemmeno un interesse televisivo, anche se queste regate si disputeranno in Italia. Tanto per essere chiari la Rai è presente alla tappa italiana degli Extreme 40 di Trapani perché ci sono due equipaggi italiani, Luna Rossa e Niceforyou, ma non è stata presente a Plymouth o Cascais per l’America’s Cup. E senza televisione e i conseguenti sponsor la vela rischia di sparire. Anche dalle Olimpiadi.
Giornata a due facce: tanto sole e regate per alcune classi, a Mondello poco vento. Le classifiche prima della finale: domenica 2 novembre si assegnano i titoli
Giornata finale senza vento e senza regate, classifiche invariate. Tutti i titoli, i podi assoluti, giovanili e Open. Il Trofeo Challenge Carlo Rolandi per Società al Gruppo Sportivo della Guardia di Finanza
Con un margine di quasi 200 miglia e 450 miglia ancora da percorrere, solo la sfortuna potrebbe negare a SVR Lazartigue (nella foto) la vittoria che insegue da tempo in questa regata. Arrivo previsto per stasera o domani mattina
Grande prestazione di tutta la squadra che ha vinto 9 medaglie sulle 12 in palio
La Direzione di Corsa ha pubblicato un avviso ufficiale di modifica del percorso: per assicurare un arrivo più compatto a Fort-de-France, in Martinica, l’itinerario è stato abbreviato saltando l'isola di Ascensione
Gli sport nautici protagonisti del talk inaugurale con Antonio Rossi, Andrea Mura e Guido Meda. Il Presidente Marzano: “Lega Navale compatta e in prima linea per promuovere il ruolo sociale del mare e delle acque interne”
Il favorito, Benoît Marie su Nicomat, guida la corsa (Proto) ma è in difficoltà. Gli italiani? Nel gruppo centrale dei Serie con Nicolò Gamenara 19° e Cecilia Zorzi più indietro ma in recupero
Lo svizzero, figlio d'arte, è secondo con una barca senza foil e senza l'indispensabile spi medio, scoppiato durante la prima tappa. Gli italiani al 12° (Gamenara) e 17° (Zorzi) posto. Entrare nella top ten non è una missione impossibile
SVR-Lazartigue conquista la vittoria nella categoria ULTIM
Francesca Clapcich e Will Harris (11th Hour Racing) hanno tagliato il traguardo in 2a posizione. Jérémie Beyou e Morgan Lagravière, Charal, hanno tagliato per primi il traguardo in 11 giorni, 19 ore, 45 minuti e 18 secondi