Vela, America's Cup - Ha vinto la figlia di Groupama 3, una signorina studiata non per fare il giro del mondo con ogni tempo ed ogni mare, ma per correre veloce a poche miglia dalla costa. USA 17, uscita dalla mente di quel gruppo di lavoro che ruota intorno a Franck Cammas, consulente di Oracle fin dalla prima ora, ha nel DNA l’esperienza della progenitrice ed oggi ha dimostrato sull’acqua quanto conti lo “jus sanguinis”, anche se per il Dead of Gift varrebbe esclusivamente lo “jus soli”
“Avevo pronosticato un due a zero per Oracle, ma non pensavo che la superiorità fosse così netta – ha commentato Cino Ricci – non c’è mai stata storia in nessun momento ed in nessuna condizione. Dopo una sconfitta così è difficile capire cosa potranno fare. Mi chiedo cosa si diranno al debriefing e cosa potranno mai fare per ribaltare la situazione. Mettere le alette curve? Rivedere l’utilizzo dei Ballast? Tecnicamente penso ci sia poco da fare per poter ribaltare la situazione. Oggi il divario è sembrato davvero immenso, con l’ala rigida che ha fatto la differenza. Ma nella vela non c’è mai niente di scontato e sicuramente Alinghi lotterà, com’è giusto, fino alla fine”.
A margine della conferenza stampa di presentazione del Big Blu caratterizzata dall’assenza di molte figure istituzionali (sindaco, presidente della provincia) evidentemente impegnati nell’emergenza neve, sull’argomento avevamo anche raccolto il parere, profetico, di Matteo Miceli:” Sono barche supertecnologiche fatte per andare veloce. Vincerà chi saprà correre di più e Oracle mi sembra la più attrezzata soprattutto per l’ala rigida che le darà un vantaggio straordinario di bolina. Comunque da buon solitario fatemi dire che questo tipo di competizioni, seppur affascinanti, non mi appassionano più di tanto perché non so quanto siano ancora importanti gli uomini rispetto alla tecnologia”.
Il vento ha fatto temere un tradimento, costringendo le regate a ritardare di quasi un’ora; è poi arrivato leggero insieme al sole per la prima prova, più forte nella seconda, mentre è calato nella terza
Vincitori di giornata, nelle rispettive classi sono: V, Django 7X, Oscar 3, H2O, Moat
Cinquantasette team in rappresentanza di dieci Nazioni si sono sfidati nell’alto Adriatico questa settimana per il Campionato Mondiale ORC Double-Handed 2025, ospitato dallo Yacht Club Monfalcone in collaborazione con l'Offshore Racing Congress (ORC)
Si è concluso domenica 14 settembre, al Centro Velico Punta Ala, il Campionato Europeo Windsurfer Class 2025. Un’edizione che ha visto oltre 180 regatanti da 16 Paesi sfidarsi in cinque giornate di regata
Galateia e Django 7X vincono il Rolex World Championship rispettivamente nelle classi Maxi 1 e Maxi Grand Prix. I vincitori della 35^ Maxi Yacht Rolex Cup nelle altre classi sono: Oscar 3, H2O e Moat
Vincitori di giornata nelle rispettive classi sono stati V, Ganesha, H2O, Moat. Le prove a bastone per la classe Maxi Grand Prix non si sono potute svolgere per il vento molto intenso
QQ7 di Salvatore Costanzo conquista il Trofeo Mediolanum Cup; secondo posto per Freedom, il Solaris 50 da Edoardo Ridolfi e terzo posto per il Farr 30 Drago Volante
Il mondiale Windsurfing Formula Foil torna al Circolo Surf Torbole. In testa il tedesco Wolf; Primo junior e miglior italiano il giovane atleta del Circolo Surf Torbole Davide Scarlata
Il tedesco Fabian Wolf si sta confermando assoluto dominatore: con 12 vittorie su 15 prove e un punteggio netto di 12, il titolo mondiale sembra ormai saldamente nelle sue mani. Alle sue spalle, l’austriaco Theo Peter
Un risultato che fa ben sperare, ma c'è ancora tanto da lavorare. Red Bull Italy chiude la prova di Saint Tropez al nono posto con 15 punti