Piena disponibilità a discutere con chiunque in primis con il Governo al quale abbiamo chiesto formalmente di essere urgentemente e prioritariamente ascoltati prima che venga assunta qualsiasi decisione assieme a tante altre associazioni di categoria; quindi anche all’Unesco al quale abbiamo dato il nostro contributo, un anno e mezzo fa, senza ricevere alcuna considerazione evidentemente. Ma sia chiaro che non siamo disposti ad accettare imposizioni che mettono in discussione il presente, rappresentato da più di 4000 posti di lavoro connessi direttamente con le crociere e da oltre 20.000 posti di lavoro che gravitano attorno al porto di Venezia e il suo ruolo essenziale per l’economia di una delle aree produttive più importanti d’Europa; ma anche con il passato, quello che lega indissolubilmente la storia e la ragione di esistere di Venezia alle attività marittime e al suo porto”.
Cosí Alessandro Santi, Presidente di Federagenti, la Federazione degli agenti marittimi che ha sempre svolto un ruolo guida nella difesa del porto lagunare, fa scattare oggi un nuovo preoccupatissimo segnale di allerta di fronte al rischio di decisioni improvvisate del Governo che vietino da subito, senza condizioni alternative e senza basi tecniche, l’arrivo a Venezia delle navi da crociera.
Secondo Santi il “no” dell’Australia, rispetto alla similare valutazione dell’Unesco sul tema della barriera corallina, segna un precedente importante indicando una via alternativa a quella che è, invece, frutto di strategie perfette per gemellare propaganda e interessi lontani dalla realtà locale, nel caso quella veneziana. E anche da Venezia e dal cluster marittimo nazionale, deve arrivare alle Istituzioni e indirettamente all’Unesco un “no” rispetto a soluzioni improvvisate e basate su emotività. L’alternativa seria – sottolinea Santi – è quella di un’analisi tecnica sulle banchine disponibili a Marghera, accompagnata da uno studio scientifico sugli impatti di rischio reali (per dimensionare i limiti) e sugli effetti idrodinamici le cui responsabilità andrebbero ricercate, più che negli scali delle grandi navi, nella mancata manutenzione, per decenni, dei canali lasciati interrare all’insegna di un ambientalismo acritico che ha, irresponsabilmente, voluto rinnegare la storia della città e della laguna. E uno studio che tenga primariamente conto dei lavoratori e delle famiglie alle quali, persone che non rischiano nulla e vivono altrove, vorrebbero imporre il loro diktat”.
Il Jeanneau, un Sun Odissey 53 che diventa l’ammiraglia della flotta palermitana, è una barca che viene restituita alla collettività grazie all’affidamento alla LNI dopo la confisca alla criminalità organizzata operata dalla Guardia di Finanza di Palermo
Ancora un bel fine settimana per Altura, J24 e Platu 25 al Campionato invernale di Anzio e Nettuno
35 antiquari e 3 mostre collaterali dedicate al mare in onore di The Ocean Race - The Grand Finale
KASK, l’azienda bergamasca produttrice di caschi di alta qualità, ha firmato una partnership a lungo termine per la fornitura di caschi al challenger di America’s Cup INEOS Britannia
Confindustria Nautica ha incontrato il Ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto nell’ambito delle consultazioni volute dal Premier Giorgia Meloni con le rappresentanze delle imprese che lavorano sul demanio
Tutti gli IMOCA stanno cercando il varco migliore per passare i doldrum
In Regata la classifica generale sta prendendo forme diverse, con Tevere Remo Mon Ile che governa in IRC e Guardamago II leader in ORC
Si è tenuta oggi a Palermo presso la Lega Navale Palermo, la presentazione di Our Dream, il Jeanneau Sun Odissey 53 piedi a vela confiscata alla criminalità organizzata che la utilizzava per traffici di stupefacenti e affidata alla LN Italiana
La classica transtirrenica con le sue 535 miglia fino a Lipari è da sempre una prova impegnativa che mette a dura prova anche i velisti più esperti. Soldini in collegamento video:"Regata bellissima. Sarebbe bello partecipare con la flotta dei Mod 70
Vento da Nord con 20 nodi alla partenza, progressivamente calato fino a 10 nodi all’arrivo, tanto sole e mare calmo per i 44 equipaggi iscritti al Campionato Invernale più frequentato della 1a Zona FIV