Sono terminati i lavori di restauro della storica tonnara di Favignana, che Ignazio Florio commissionò nel 1874 all'architetto Giuseppe Damiani Almeyda, noto soprattutto per la realizzazione del teatro Politeama di Palermo. Splendido esempio di archeologia industriale è stato sottoposto ad un imponente progetto di recupero iniziato nel 2003 e conclusosi quest'anno. Un vero record di velocità, vista l'ampiezza della superficie dell'area (circa 60.000 mq) e le difficoltà tecniche e strutturali, del quale vanno fieri sia l'architetto Paolo Misuraca, che ha curato tutte le fasi del restauro, sia le imprese che lo hanno realizzato, raggruppate in un'ATI con capogruppo la torinese Gastone Guerrini Costruzioni. Soddisfazione condivisa con la Sovrintendenza dei Beni Culturali della Provincia di Trapani che ha coordinato tutto il restauro.
Sabato 16 maggio, alle ore 16:00, presso la Club House in porto a Favignana verrà presentata la nuova vita di questo gioiello architettonico che, per molti anni, ha rappresentato la vita stessa di Favignana. Saranno presenti Antonello Antinoro, assessore regionale ai Beni Culturali, Ambientali ed alla Pubblica Istruzione, Giuseppe Sorbello, assessore regionale al Territorio e Ambiente, Rossana Interlandi, Direttore Generale dell'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente e Chiara Zarlocco, Presidente dal 2001 della Cooperativa La Mattanza e "apripista" tenace dell'opera di restauro.
La struttura si aprirà di nuovo nella sua completezza all'incanto dei visitatori, ma non sarà solo un luogo dove rivivere le atmosfere di canti, di sudore, di sangue, che hanno accompagnato il lavoro dei mille tonnaroti che vi lavoravano. L'antico edificio vuole essere di nuovo il motore dell'economia delle Egadi, proponendosi, con una sala da 560 posti, come un moderno Centro Congressi sito, inoltre, in una fantastica cornice ambientale. La possibilità di ricoverare barche e il grande scivolo per l'uscita a mare ne fanno, poi, la sede ideale per una grande scuola di vela d'altura con la possibilità di ospitare al suo interno, grazie alle sue 40 camere, fino a 80 allievi.
"La Tonnara può essere un vero volano economico per l'isola di Favignana - sottolinea Chiara Zarlocco - perché creerà occupazione e contribuirà a sviluppare e soprattutto ampliare ancor più quei flussi turistici che costituiscono, ad oggi, l'unica reale risorsa dell'isola. Qui le persone, in inverno, devono abbandonare Favignana e recarsi a lavorare in Sicilia o in altre città italiane. Una struttura come la tonnara, funzionante a pieno regime, può in parte alleviare questo problema. La destagionalizzazione deve cessare di essere uno slogan: ha bisogno di fatti concreti. La tonnara lo è e sono sicura che assolverà a questo suo nuovo compito. Già con le due regate che organizziamo come Yacht Club Favignana, La Targa Florio del Mare ed il Challenge Ignazio Florio, portiamo sull'isola tra maggio e settembre circa 2.000 persone, che generano un indotto di oltre 3 milioni di euro e diventano a loro volta ambasciatori, in Italia e nel mondo, delle bellezze di Favignana e della Sicilia."
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