“Confesso di non saper resistere al fascino degli oceani, del vento e di tutte quelle emozioni che un grande progetto sportivo può regalare: incontri con persone eccezionali, studio e ricerca di soluzioni innovative e soprattutto il supporto e l’affetto di migliaia di appassionati, italiani ed esteri, che vogliono condividere nuovi successi”, con queste parole il velista Andrea Mura si è presentato insieme al Presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, per annunciare i nuovi progetti per il biennio 2014-2015.
“Ho da poco smaltito le fatiche e le ferite riportate alla Ostar, lungo le quasi 3.000 miglia che separano Plymouth (UK) da Rhode Island (Usa), grazie anche all’adrenalina creata dalla prima vittoria di un italiano in questa importante competizione e agli abbracci ricevuti a New York e in Sardegna, una festa che continuerà a Plymouth e poi a Londra, quando riceverò ufficialmente il trofeo della Ostar e avrò una serata tutta mia per raccontare agli inventori dello yachting le strategie di regata per vincere sugli oceani”.
Andrea Mura ha le idee chiare per il futuro “Ho deciso di tentare nel 2014 una grande impresa. Nel 2010 sono stato il primo italiano a vincere la Route du Rhum, ora punto ad essere il primo italiano ad averla vinta due volte, legando così il mio nome ad una competizione unica e davvero affascinante, dove i più grandi navigatori solitari di tutti i tempi hanno cercato di lasciare il segno. Mi piacerebbe che questa regata diventasse un simbolo delle capacità veliche oceaniche degli italiani. E poi nel 2015 gareggerò in UK al Fastnet, in pratica lascerò la Sardegna alla fine della prossima estate per ritornare un anno dopo”.
“Ho già in mente le modifiche da apportare a Vento di Sardegna – ha spiegato Andrea Mura – per renderla ancora più competitiva: alleggerire di altri 300 kg la barca per essere più veloce con i venti leggeri, rifare le vele e montare a prua gli avvolgitori per rispondere più rapidamente ai cambiamenti di vento e mare, progettare e costruire due timoni basculanti per avere meno attrito e migliore manovrabilità, sostituzione di batterie, drizze, candelieri, pulpiti, ballast con altri realizzati in materiali tecnologicamente più evoluti. Ringrazio la Regione Sardegna che ha nuovamente deciso di sostenere questa mia impresa che contribuirà a promuovere l’isola internazionalmente.”
“Spero di rivivere anche nel 2014 le stupende sensazioni del 2013 – conclude Andrea Mura - Indimenticabili i festeggiamenti ricevuti a New York, un entusiasmo travolgente che mi ha fatto sentire come un piccolo Giuseppe Garibaldi o, volendo rimanere agli eroi sardi, come Giovanni Maria Angioy, così come lo vediamo nelle rappresentazioni pittoriche”.
Andrea Mura: programma 2014 e 2015
2014 – Route du Rhum: partenza da Saint – Malo (Francia) per raggiungere, dopo aver traversato l’Atlantico, Pointe-à-Pitre (Guadeloupe). Regata per solitari già vinta da Andrea Mura nel 2010, unico italiano a riuscirci, e che tenterà il bis.
L’atmosfera e l’affollamento di pubblico nel porto di Saint Malo sono leggendari. Centinaia di miglia di persone transitano dalle banchine, nella settimana precedente alla gara e soprattutto in occasione della partenza, per salutare con grande partecipazione i velisti in gara.
Una dimostrazione di affetto, soprattutto francese, per questa competizione entrata a far parte dei grandi appuntamenti sportivi e che al tempo stesso è diventata una vetrina d’eccezione per gli sponsor delle barche e che allestiscono eventi per coinvolgere un pubblico immenso.
La regata è nata nel 1978 con la partecipazione di 38 barche, nell’edizione del 2010 ha visto al via ben 87 scafi decisi a contendersi il titolo.
2015 - Rolex Fastnet Race – La più famosa regata d’altura in equipaggio creata dagli inglesi con partenza da Cowes (Isola di Wight) e arrivo a Plymouth dopo aver doppiato il pericoloso scoglio del Fastnet in acque irlandesi.
La regata avviene in agosto durante la celebre Cowes Week, quando centinaia di migliaia di inglesi si riversano nell’Isola di Wight – a pochi minuti di traghetto da Southampton - per assistere a regate costiere che coinvolgono barche centenarie e prototipi di ultima generazione. Una grande festa della nautica che attrae molte aziende che allestiscono stand animati all’inverosimile.
La Rolex Fastnet Race, regata d’altura più antica e importante d’Europa, è leggendaria nel mondo della vela. Disputata per la prima volta nel 1925.
E’ un’avventura ardua e appassionante: le condizioni possono essere turbolente e a volte spietate. Nel mese di agosto, le sponde atlantiche dell’Europa settentrionale e in particolare il Regno Unito e l’Irlanda, sono spesso travolti da venti occidentali che raggiungono intensità di burrasca; condizioni difficili sono quasi garantite per una o più tratte della regata. Durante l’edizione del 1979 una terribile tempesta costò la vita a 15 velisti.
Sodebo Ultim 3, il maxi-trimarano francese guidato da Thomas Coville, è salpato il 15 dicembre 2025 per un nuovo tentativo di record sul Trofeo Jules Verne, il giro del mondo senza scalo né assistenza
Un mare affollato quello di ieri al largo di San Foca, grazie ad una bella giornata di sole e di vento ‘giusto’, anche per la flotta di ‘Più Vela Per Tutti’, che ha disputato la sua quarta regata del campionato invernale
Spirit of Nerina (ORC A-B), Sease (ORC C) e Ariarace (Rating FIV). Sono questi gli equipaggi che festeggiano al termine della prima manche del 50° Campionato Invernale del Tigullio
La vittoria thailandese ha avuto anche un significato storico: a bordo dell’SSL47 numero 6 c’era infatti Sua Maestà la Regina Suthida, in ruolo attivo come tattica e timoniera, alla guida del team di casa nelle acque di Pattaya
L’equipaggio di Orofino vince il Trofeo Gaetano Martinelli (ORC), quello di Neri e Cassese il Trofeo Oreste Albanesi (Sport Boat), mentre il team di Fotticchia conquista il Trofeo Paola Martinelli (Gran Crociera)
Grande successo per il Trofeo Fondazione Telethon, la regata destinata a raccogliere fondi a favore della ricerca sulle malattie genetiche rare
Sua Maestà la Regina Suthida di Thailandia scenderà in acqua insieme al Team Thailandia per le regate della Star Sailors League
La squadra italiana chiude la rassegna iridata con tre medaglie e conquista per il terzo anno consecutivo il Nations Trophy, confermandosi ai vertici della vela giovanile internazionale
Più di 100 imbarcazioni provenienti da 16 Paesi hanno confermato la propria partecipazione, a testimonianza di quanto questo appuntamento sia ormai tra i più prestigiosi e attesi del calendario velico internazionale