Russell Coutts, amministratore delegato e skipper di Bmw Oracle Racing, ha annunciato la conclusione di una prima fase di test per il maxi-trimarano BOR 90, svoltasi nelle ultime settimane nelle acque del Pacifico davanti San Diego. Questo incredibile “mostro” tornerà ora in cantiere per delle modifiche suggerito proprio dall’esperienza di queste settimane di test. L’obiettivo, che prevede anche modifiche progettuali, è quello di rendere l’imbarcazione ancor più veloce e reattiva. Saranno anche prese decisioni in merito al rapporto ottimale tra il numero dei membri dell’equipaggio ed il loro posizionamento.
La fine dei test è stata anche l’occasione per Roussel Coutts non solo per commentale la settimane di test, ma anche per mettere in campo delle ipotesi sul futuro di questo maxi-tri:
"Abbiamo fatto della grande vela nelle ultime sette settimane. Il nostro team ha lavorato duro e ha spinto la barca fino al suo limite, identificando i suoi punti di forza e alcune aree dove invece c’è bisogno di intervenire. Abbiamo verificato come sia possibile navigare ad una velocità doppia di quella del vento, al di là delle condizioni del mare e del vento, e come ciò sia possibile conservando l’agilità della barca. Soprattutto è un’incredibile macchina. Nessuno di noi aveva mai navigato su qualcosa di simile. La sua concezione estrema porta a performances estreme”.
Coutts ha anche annunciato che Bmw Oracle ha in animo di esplorare altre opportunità per far gareggiare il trimarano:” Le nostre opzioni per regatare con il multiscafo non sono limitate all’America’s Cup. Sicuramente la regata imposta dal Deed of Gift è solo un risultato obbligato per il fatto che Alinghi ha rifiutato di accordarsi su una sfida multi-challenger dopo che noi avevamo vinto l’appello. Rimane la nostra speranza di raggiungere un accordo con il Defender dell'America’s Cup che ci consenta di disputare una tradizionale America’s Cup, con più sfidanti e con i monoscafi. Pur pensando a questo, stiamo comunque studiando altre opzioni per usare la barca, inclusi match race, regate o anche un tentativo di record di velocità a vela”.
“Abbiamo la fortuna di portare il nome dell’Italia nel nostro brand, e vogliamo che ogni componente, ogni fibra, ogni finitura parli la lingua del nostro saper fare"
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