Un matrimonio d’interesse forse, ma le premesse perché l’unione sia felice ci sono tutte.
Le aziende tessili rappresentate dall’Unione Industriali di Biella (Uib) e il settore nautico coordinato dal R.I.Na. - Registro Italiano Navale hanno dato vita a Navaltex, agenda strategica di innovazione comune ai due settori. L’iniziativa, promossa da Regione Piemonte assessorato alla Ricerca e Innovazione, avrà come protagonista il Biellese, uno dei più antichi distretti industriali tessili, con 1.000 imprese e un fatturato di 4 miliardi di euro, di cui il 35% viene esportato nei paesi dell’Unione Europea, a Singapore, Corea del Sud, Hong Kong, Giappone e Cina. Le industrie biellesi realizzano tessuti per abbigliamento, filati per tessitura e maglieria, una produzione che nel settore nautico sarà declinato in arredi di bordo, componenti della struttura dello yacht, indumenti di protezione come giubbotti e tute termiche, tessuti con proprietà ignifughe. Il tutto implementando e impostando progetti di ricerca e la messa a punto dei prototipi dei prodotti identificati da Navaltex.
Una sinergia che unisce gli estremi della filiera tessile e che termina, dopo molti passaggi, con i costruttori navali. E’ in programma la realizzazione di tessuti che cambiano colore nel corso della giornata a seconda della luce solare e a ridottissimo impatto ambientale con particolari caratteristiche di comfort, indispensabili in navigazione. Tessuti di fibre naturali, di elevato standard estetico in cui i produttori biellesi sono maestri, ma anche e soprattutto sicuri, robusti al punto da poter essere utilizzati come componenti per la costruzione di pareti e strutture degli yacht, in grado di resistere al fuoco. Caratteristiche che potrebbero essere interessanti anche per la Protezione Civile, il cui direttore Guido Bertolaso, ha recentemente visitato il distretto tessile biellese, dove è attivo il LATT (Laboratorio Alta Tecnologia Tessile) che fa capo al CNR. Il territorio biellese, che ora si candida a divenire sede dell’Authority europea del tessile, è sede anche dell’Agenzia Nazionale Tessile e Salute.
“Navaltex è un’esperienza entusiasmante – ha commentato Luciano Donatelli, presidente dell’UIB - Le nostre aziende stanno cooperando con imprese utilizzatrici di standing internazionale per impostare lo sviluppo congiunto di nuovi prodotti tessili altamente innovativi, a dimostrazione che il comparto tessile italiano è tutt’altro che maturo ma al contrario è portatore di progetti e proposte concrete di sviluppo futuro”. L’intenzione di Uib è continuare a lavorare per avvicinare le imprese del distretto tessile ai nuovi potenziali utilizzatori del tessile. Collaborano all’iniziativa piccole e medie aziende tessili a elevata specializzazione e grandi gruppi di livello internazionale come Ermenegildo Zegna, Sinterama e Arazzo-Gruppo Parà Tempotest. Per il settore nautico grandi nomi sono Benetti, Fincantieri e Azimut, aziende di riferimento assoluto. “La capacità di rinnovare il prodotto e di proporre soluzioni personalizzate è uno degli elementi che fanno della nostra cantieristica un leader mondiale – ha osservato Ugo Salerno, a.d. di R.I.Na. – i nostri cantieri sono come grandi sarti: ogni creazione è unica, è naturale che come le grandi firme della moda, condividiamo con i produttori di tessuti le strategie di innovazione, ponendo l’accento sulla qualità dei materiali e sulla sicurezza e rispetto dell’ambiente”.
Soddisfatto anche Andrea Bairati, assessore alla Ricerca e Innovazione della Regione Piemonte: “Gli attori industriali sono pronti a sfruttare i bandi nazionali e europei che cofinanziano l’innovazione industriale”. Il gruppo di lavoro nautico-tessile ha già sottoposto una proposta di massima al ministero per lo Sviluppo Economico nell’ambito del bando “Nuove tecnologie per il Made in Italy” del Piano Industria 2015.
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