Nasce "Italia", consorzio sportivo con il desiderio di affrontare nuovi orizzonti nel mondo della vela.
Operazione, quella del Team Italia, nata tra due gruppi indipendenti ma con gli stessi obbiettivi, condividendo valori e professionalità. La nuova sfida guidata da Vasco Vascotto e Francesco Bruni ha un nome che non lascia dubbi, Italia.
Il Team debutterà ufficialmente in mare, ad Auckland (Nuova Zelanda), alla fine di gennaio, nell'evento che riporterà i team di Coppa America a regatare l'uno contro l'altro nello spettacolare "duello" del Match Race. Italia, nasce ufficialmente il 25 novembre 2008 a Roma, con un organigramma ben definito: Andrea Cecchetti (Presidente), Giovanni Maspero ( Amministratore Delegato) Vasco Vascotto (Responsabile Tecnico), Francesco Bruni (Responsabile Tecnico).
Dabliu Sail Project ha raggiunto negli anni, obbiettivi sportivi ed imprenditoriali di alto profilo. Già dal 2003 il team è stato campione del mondo nella classe Farr40, più volte campione del Mondo IMS, vincitore della Coppa del Re, dei campionati Nord Americani, Medcup, nel 2008 vice campione del mondo TP52, un titolo mondiale ORC 670 e uno a squadre, Sardinia Cup.
"Questo accordo è per noi un trampolino di lancio verso nuovi obbiettivi - dichiara Andrea Cecchetti, Presidente del Consorzio Italia - è un progetto fatto di intenti comuni nel segno dello sport e dell'imprenditoria. Dopo l'invito a partecipare, ad Auckland, alle Louis Vuitton Pacific Series, abbiamo pensato che fosse giunto il momento di guardare verso nuove prospettive, questo accordo è un valore aggiunto all'esperienza che le due realtà hanno costruito in molti anni di attività".
"Questo consorzio è un punto di partenza e non di arrivo - sono le parole di Vasco Vascotto, Responsabile Tecnico del Team - è il primo mattone di una struttura nata dalla volontà di un gruppo di persone che credono nella vela italiana, con l'ambizione di aver sempre fatto bene, raggiungendo obbiettivi importanti. Italia è un progetto creato con la giusta miscela di agonismo e serietà, credo di aver trovato, in Francesco Bruni, un compagno di squadra determinato e molto preparato ".
Alle ore 8. 02’ 46’’ di oggi, venerdì 27 giugno, dopo circa 145 miglia percorse, il maxi 100’ ARCA SGR timonato dallo skipper triestino Furio Benussi con il Fast and Furio Sailing Team, ha tagliato per primo in tempo reale
Innovazione, performance ed efficienza rappresenteranno il nuovo progetto sportivo di Ferrari che con Hypersail molla gli ormeggi verso la vela oceanica. Un progetto che si presenta come una sfida tra tradizione a innovazione tecnologica
Tre prove portate a termine dalle due flotte con vento dai 7 ai 11 nodi. Le prime classifiche: subito i favoriti in evidenza, ma occhio alle sorprese
Il Vismara Momi 80 di AngeloMario Moratti e Nicola Minardi de Michetti ha tagliato il traguardo alle 17.15'45’, il Farr 52 Lucifero di Giordano Cardini e Nanni Lombardi alle 17.53’18’, e il 50’ K9 dell’armatore Gianluca Giurlani alle ore 19. 22’36’’
La cerimonia di apertura del Campionato Italiano Assoluto di Vela d’Altura Edison Next a Capo d’Orlando, in Sicilia. Regate dal 25 al 28 giugno: 33 barche in corsa per i titoli italiani
La prima fase di regate ha registrato numeri da record: 131 atleti iscritti nei WASZP, la partecipazione più alta di sempre alla Foiling Week per questa categoria, e 32 barche in acqua per la flotta Switch One Design, la più numerosa mai riunita in regata
Doppio podio della Liberi nel Vento che ha partecipato con tre equipaggi: Tommaso e Matteo Ferranti, Luna e Giovanni Di Biagio (nella foto), Claudia Benzoni e Daniele Malavolta
Presentati i risultati concreti raggiunti nell’ambito delle partnership trasformative per una pesca più sostenibile, per la salvaguardia degli oceani e per la tutela dei diritti umani lungo tutta la filiera produttiva.
Una sfida atlantica che vedrà Luca Rosetti navigare inizialmente in doppio con Matteo Sericano, per poi affrontare in solitaria il ritorno: una prima assoluta che segna l’esordio in oceano aperto del navigatore italiano e della sua barca
Dei circa 12 mila pescherecci presenti in Italia, i 2 mila cosiddetti a strascico durante le attività di pesca ogni anno raccolgono circa una tonnellata di rifiuti che non possono però depositare a terra, se non a proprie spese