domenica, 28 aprile 2024

ROMA X 1

Andrea Fantini riparte in solitario dalla “Garmin Marine” Roma per 1

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redazione

6 aprile 2018. Nella Giornata mondiale dello Sport, a Riva di Traiano fervono i preparativi per la Garmin Marine Roma per 1 / per due / per tutti , il primo grande appuntamento della stagione delle regate offshore in Italia, valido per il Campionato Italiano Offshore. La partenza è in programma per domenica 8 aprile. Tra i navigatori pronti ad affrontare la competizione c’è anche lo skipper ferrarese Andrea Fantini , a bordo del Class 40 Enel Green Power : per lui sarà un banco di prova importante nel percorso che lo porterà, a novembre, alla Route du Rhum . 

Dopo diversi anni a navigare senza sosta in Oceano, a bordo di barche prestigiose come il Class 40 e il VOR 70 capitanato da Giovanni Soldini, Andrea Fantini sta costruendo mattone dopo mattone il suo progetto sportivo personale: partecipare in solitario alle più importanti regate oceaniche. Il 2017 è stato l’anno della creazione dello Shoreteam e del network di Partner, che gli hanno permesso di navigare a bordo del Class 40 Enel Green Power. Ed è stato l’anno della Transat Jacques Vabre , interrotta a causa dell’impatto della barca con un UFO (oggetto galleggiante non identificato) al largo del Portogallo, che ha distrutto un timone e costretto al ritiro dopo pochi giorni dalla partenza. 

Con la primavera si apre la stagione in Mediterraneo, costellata di appuntamenti sportivi. Dopo la regata «Au large de Saint-Tropez», sfumata per un problema tecnico verificatosi poco prima della partenza, domenica 8 aprile è il momento della Garmin Marine Roma per 1 . Un percorso bellissimo e non privo di difficoltà, Riva di Traiano-Lipari-Riva di Traiano , che Andrea aveva già affrontato in solitario nel 2016 sul Class40 “Patricia II” di Mario Girelli, piazzandosi al quarto posto. Al momento gli altri solitari iscritti sono Oscar Campagnola, Michele Cassano, Ugo Vinti, Francesco Cerina e Angelo Ciciriello; 16 le barche in gara alla Roma per 2,12 gli equipaggi. 

Dopo i lavori di riparazione del timone andato distrutto alla Jacques Vabre, che hanno “bloccato” il team a Lisbona fino a gennaio, Andrea è tornato in Mediterraneo e ha sfruttato la posizione strategica della sua base logistica nel Golfo dei Poeti, Porto Mirabello , per allenarsi in solitario, inizialmente con uscite brevi di qualche giorno. Ma la regata resta un passaggio importante, perché impone un percorso e quindi porta a spingere al massimo, sempre nel rispetto della sicurezza e dell’attrezzatura. Sarà l’occasione quindi di testare su un lungo percorso alcune modifiche apportate a bordo, nuove configurazioni e attrezzatura. Anche misurarsi con altre barche di livello , d’altra parte, permette di ricavare riferimenti preziosi sulle prestazioni e sui margini di miglioramento; oltre ad aggiungere quel sale della competizione che è nella natura di un velista regatante. 

Vincere con un Class 40 in regate con i tempi compensati non è cosa facile: in generale, mi aspetto di fare una buona gara e di avere indicazioni tecniche importanti dalla barca - dichiara Andrea Fantini a pochi giorni dalla partenza - . Per me, insomma, è un buon allenamento e un buon test; oltretutto, il meteo di aprile in Mediterraneo non è scontato e quindi pone quesiti non solo in termini di esecuzione delle manovre e performance della barca, ma anche di strategia. L’altra insidia (specialmente per noi solitari) sarà il traffico intenso, tra pescherecci, diportisti, traghetti, navi merci. C’è da stare super attenti e sempre in allerta (e con l’AIS sotto controllo specialmente di notte), ma sarà divertente e il percorso è stupendo. È sempre un piacere tornare qui a Riva di Traiano, l’atmosfera è accogliente, un ritrovo di amici e volti conosciuti . 

Dopo la Roma per 1 la stagione proseguirà con la 151 Miglia e la Giraglia Rolex Cup, regate in cui il Class 40 potrebbe già sfoggiare alcune novità tecnologiche sviluppate con l’Innovation Partner Enel Green Power per ricavare energia dalle fonti pulite e ridurre al minimo - e possibilmente eliminare del tutto - l’uso di combustibili fossili. A partire da luglio, poi, Andrea tornerà come lo scorso anno a Lorient, la capitale mondiale della vela oceanica, per dedicarsi anima e corpo alla preparazione 

per la Route du Rhum che prende il via il 4 novembre: 3.542 miglia nautiche in solitario, da Saint Malo (Bretagna) a Pointe-à-Pitre (Guadalupa). Una regata estrema, dura e lunga, da preparare nei dettagli e con avversari di altissimo livello. 

Navigare in solitario significa poter contare su un equipaggio, disposto a mettere risorse e competenze al servizio di un obiettivo comune. In Italia, dove la vela oceanica fatica a guadagnare spazio nell’agenda dei media, non è usuale riuscire a costruire un progetto ambizioso e a lungo termine. Per Andrea Fantini Racing è imprescindibile l’apporto di una solida rete di Partner capeggiata da Enel Green Power , la divisione rinnovabili del Gruppo Enel guidata da Antonio Cammisecra, che supporta il progetto anche nella realizzazione di soluzioni innovative per arrivare a una barca 100% ecopower , un laboratorio itinerante di sperimentazione all’insegna della sostenibilità. Il partner ormai consolidato per l’abbigliamento tecnico è Slam : mentre dietro le quinte si lavora al test e allo sviluppo di nuovi capi, Andrea si è anche cimentato nelle insolite vesti di volto della campagna adv per il 2018. Prosegue e si rafforza anche la partnership con Ubi Maior Italia, per l’attrezzatura di coperta, e con Garmin Marine, con un costante scambio di feedback tecnici su elettronica di bordo, VHF, radar, plotter cartografico. Proprio questa regata è particolarmente importante per la divisione del gruppo Garmin, che ne è diventata Title Sponsor nel venticinquesimo anniversario della prima edizione. Si rinnova anche per il 2018 il sodalizio con Akran e Credimi come Official Partner. 

Non voglio nascondere che, dopo quello che è successo alla Transat Jacques Vabre (e, molto più in piccolo, anche a Saint-Tropez), la frustrazione era tanta, anche per rispetto verso i Partner che ci hanno accompagnati fino a questo punto. Ma proprio i Partner non hanno mai smesso di far sentire la loro vicinanza, umana e professionale, tanto a me quanto al team che lavora dietro le quinte. E rinnovando la loro fiducia ci hanno dimostrato che, in fin dei conti, abbiamo scelto la strada giusta: quella di costruire una squadra unita e motivata – conclude Andrea Fantini –. So che i risultati delle regate dipendono da tantissimi fattori, è uno sport meccanico e so anche che il valore delle collaborazioni non si misura in piazzamenti sul podio. Resta il fatto che la voglia di far bene è tanta, anche per loro. Insomma, da qui si riparte.

 


06/04/2018 11:06:00 © riproduzione riservata






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