Si è svolta ieri mattina presso la Sala Consiglio di Ca’ Corner, sede della Città Metropolitana di Venezia, la presentazione del Salone Nautico Venezia, che si terrà negli spazi dell’Arsenale, dal 18 al 23 giugno prossimi, alla presenza di tutti i componenti del Comitato di indirizzo costituito per l'occasione. L’iniziativa, fortemente voluta dal Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, ha scelto come sede il “cantiere” dove nascevano le navi che hanno assicurato la potenza della Repubblica Serenissima in tutto il mondo navigabile. Un esempio precoce di industria che ha radici nel ‘500, quando il fabbisogno di navi era quotidiano.
“Il Salone Nautico è una grande scommessa a cui stiamo lavorando con il massimo impegno e le premesse sono positive – è il commento del Sindaco - L'importante sarà divertirsi e promuovere occasioni d'incontro: a noi interessa che la città dia un segnale di risveglio e di riappacificazione con il mare, il nostro mare Adriatico che deve avere la sua voce. Sono certo che sarà un salone meraviglioso: avremo il passaggio della Pattuglia Acrobatica Nazionale delle Frecce Tricolori nel giorno dell'inaugurazione e poi eventi per tutte le fasce di età. Negli spazi espositivi, promuoveremo un concorso internazionale per studi e progetti di barche, spiegheremo il restauro delle navi, ci sarà la possibilità di provare la voga alla veneta, di vedere la centrale operativa del Mose, organizzeremo incontri sui motori ibridi e le più moderne tecnologie, gare culinarie, iniziative per i bambini a cui saranno dedicati la visita al sommergibile Dandolo e al Museo Navale, concerti e spettacoli che contamineranno anche Forte Marghera e tutta la Terraferma”.
L’iniziativa è stata presentata da Fabrizio D’Oria, Coordinatore della Segretaria Tecnica del Salone Nautico, che ha illustrato lo “stato dell’arte” del lavoro in corso. Lungo le banchine dell’Arsenale saranno esposte le imbarcazioni dei primari cantieri italiani ed esteri, all’interno delle Tese troveranno posto accessori, impianti motori e attrezzature. Uno scenario unico, che i moderni padiglioni espositivi non possono riprodurre. L’Arsenale sarà aperto alla città attraverso il Padiglione delle Navi, sezione del Museo Storico Navale della Marina Militare, permettendo così l’accesso dall’ingresso monumentale. Sarà un primo contatto con la navigazione anche attraverso l’inedito percorso “in acqua”.
“Il nostro Salone si rivolge a un bacino di fruitori che ha il suo baricentro spostato verso est, verso clienti che molto spesso non raggiungono le altre esposizioni europee. E’ una occasione importante per tutta la cantieristica da diporto italiana e lo dico sottolineando che non vogliamo fare concorrenza a nessun altro Salone – ha precisato il Sindaco - Inoltre Venezia è la città dove transitano negli stessi giorni, per visitare la Biennale d’Arte, i più grandi collezionisti del mondo, che spesso sono anche armatori di barche importanti. Anche questo contribuisce a realizzare uno scenario imbattibile. Vogliamo, infine, essere un riferimento per le molte realtà produttive importanti dell’Adriatico”.
Un’attenzione particolare sarà dedicata al composito mondo della cantieristica veneziana, con le sue diverse attitudini e vocazioni. Insieme alle tradizionali imbarcazioni in legno, tipiche della laguna, saranno esposti anche i mezzi delle forze dell’ordine civili e militari comprese alcune navi, a testimonianza della grande collaborazione che si è stabilita con tutte le autorità e in particolare con la Marina Militare nella figura dell’ammiraglio Andrea Romani che ha dichiarato: “Abbiamo sostenuto questa iniziativa fin dalle fasi iniziali. La Marina Militare è pienamente impegnata nel portare avanti questa sfida che rispetta in maniera coerente la storia e quello che l’Arsenale rappresenta per la città. La nostra Base Navale sarà aperta al pubblico e verrà ampliata l’offerta del Museo Navale rendendo visitabile il sommeAbbiamo sostenuto questo progetto fin dalle sue fasi iniziali. La Marina Militare è pienamente impegnata nel portare avanti questa iniziativa che permetterà di valorizzare l’antico Arsenale in una prospettiva legata alle attività del settore nautico e, più in generale, alle attività del mare, rispettandone la storia e la connotazione di luogo simbolo di Venezia e della marittimità. Nei giorni del Salone, la nostra Base Navale sarà aperta al pubblico e verrà ampliata l’offerta del Museo Navale rendendo visitabile il sommergibile Dandolo grazie alla collaborazione con Vela e Fondazione Musei Civici di Venezia”.
rgibile Dandolo grazie alla collaborazione con Vela e Fondazione Musei Civici di Venezia”.
Tra gli interventi di presentazione quello dell’avvocato Alberto Galassi,Amministratore Delegato del Gruppo Ferretti, uno tra i primi a credere in Venezia come sede espositiva: “se c’è un posto in Italia che può fare concorrenza a Montecarlo per standing e ambiente questo è Venezia. Ci credo da tempo, l’anno scorso abbiamo celebrato i 50 anni del nostro gruppo qui e torniamo per la presentazione delle nostre novità. Ho suggerito di partecipare anche ai nostri concorrenti”.
Nel logo del Salone Nautico di Venezia c’è il richiamo al leone della Repubblica Serenissima e la V di Venezia: se San Marco era il cuore politico, Rialto l’anima commerciale, l’Arsenale non è stato solo il luogo militare e porta d’acqua della città, ma ha simboleggiato il presidio occidentale della nostra cultura e dell’Europa.
A questo riguardo saranno numerose le iniziative collaterali che in diverse sale e spazi dell’Arsenale terranno alto il contenuto culturale della manifestazione. All’interno dello Spazio Incontri si inizierà mercoledì 19 giugno con un convegno sul design cui hanno già confermato la loro partecipazione il designer Carlo Nuvolari, Luca Bassani, inventore del marchio Wally Yacht e il professor Carlo Fei, docente in Fashion Management presso la Luiss di Roma. Dice Carlo Nuvolari: “esiste un nuovo lusso dell’andar per mare, una visione più vicina alla passione e alle emozioni. Una delle sue migliori manifestazioni è arrivare via mare a Venezia, come facevano i viaggiatori dei secoli scorsi restando incantati dall’abbraccio dell’ingresso monumentale”. Anche i visitatori del Salone potranno arrivare via mare con le loro barche, ormeggiando in uno dei diversi marina che hanno collaborato alla creazione di questa iniziativa. Il design non sarà l’unico tema: si parlerà di ambiente, di pesca, di turismo e pesca, di sicurezza e navigazione con la collaborazione di CNR-ISMAR, Tethis, Guardia Costiera, Assonautica.
“Saremo presenti a supporto dell’iniziativa” dichiara il contrammiraglio Piero Pellizzari della Direzione Marittima del Veneto e della Capitaneria di Porto di Venezia “centrale per sviluppare tutti gli aspetti legati alla navigazione da diporto. I nostri uomini e la nostra esperienza sono a disposizione in particolare per ciò che riguarda le normative e la sicurezza della navigazione”.
Una delle iniziative collaterali è il concorso “Salone Nautico Venezia: Bando internazionale per la selezione di progetti di barche ”, indetto dalla Fondazione Musei Civici di Venezia con Comune di Venezia e Vela Spa. I lavori selezionati, scelti tra gli oltre settanta partecipanti, verranno esposti all’interno della Tesa 113 dell’Arsenale, dove si svolgerà anche una serie di attività culturali legate alla progettazione e alla cultura nautica con diversi ospiti.
“Il Salone Nautico – conclude il Sindaco Brugnaro – è già finanziato per i prossimi tre anni. Dobbiamo crederci e dare il massimo contributo possibile al suo successo perché rappresenta un'occasione per il futuro delle nuove generazioni. Ringrazio tutte le persone che stanno lavorando giorno e notte alla realizzazione di questo importante evento: il Comune di Venezia, Vela Spa e tutte le società partecipate coinvolte, le istituzioni cittadine, le associazioni, le remiere. E ringrazio, a nome della città, Alberto Galassi, Amministratore delegato di Ferretti Group, uno dei più grandi gruppi industriali italiani, che ha fortemente creduto in questo progetto. Credo che sia un dovere per il Paese l'idea che Venezia possa dare un futuro di vita, lavoro e prosperità a tutto l'Adriatico”.
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