AMBIENTE
Nuova Zelanda: strage di balene a Farewell Spit
redazione
Lotta contro il tempo per salvare 200 balene arenatesi in Nuova Zelanda vicino a Golden Bay, all’estrema punta settentrionale dell’Isola Sud, nella zona sabbiosa di Farewell Spit nota agli esperti come una vera e propria trappola per le balene. Se osservate la cartina, appare come una grande baia abbracciata quasi completamente da un grande anello di sabbia, con una sola via d’uscita possibile. Qui le balene sembrano perdere la loro capacità di navigare e puntano verso la sabbia forse perché “sentono” il mare aperto a pochi metri di distanza. “Centotre sono già morte – ha detto il responsabile dell’operazione Andrew Lamason – nonostante che, con grande sforzo, un centinaio di volontari siano riusciti a rimettere in acqua la gran parte di loro, senza però che riuscissero a guadagnare il mare aperto: decine di loro sono infatti tornate indietro e si sono arenate di nuovo. Adesso si aspetta un'altra alta marea nelle prossime ore per rimettere in mare le altre, che i volontari mantengono in posizione e con la pelle umida”. Lamason non ha escluso che si debba praticare loro l'eutanasia se il livello di stress fisico ed emozionale a cui sono sottoposte diventerà eccessivo. Nella zona, che è sulla rotta che questi cetacei compiono annualmente da e verso l'Antartide, non sono infrequenti questi spiaggiamenti.
14/02/2015 08:24:00 © riproduzione riservata
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