Vela, J24 - E' iniziato ufficialmente alle 12.00 di questa mattina il campionato europeo J24 nell'isola di Creta. I 28 equipaggi iscritti da Germania, Italia, Gran Bretagna, Svizzera, Ungheria e Grecia hanno svolto tutte e tre le regate in programma. Tra loro alcuni dei teams più forti in Europa. Serco è uno di questi, capitanato dal presidente della classe internazionale J24, Robert Turner.
Il vento debole iniziale ha ritardato di un'ora la partenza, poi il rinforzo, fino ad un massimo di 15 nodi, ha consentito al comitato di regata di dare il via alla competizione.
Alla prima regata gli equipaggi greci sono spesso in pole position, la perfetta conoscenza del campo ha fatto inizialmente la differenza. "Il vento costante ha reso facile le scelte tattiche, quindi la riuscita è stata frutto di precisione puntualità nelle manovre, soprattutto nella seconda e terza regata" dice Tonino Chessa di Nord Est. Per loro la giornata si chiude con un 15 8 9 e un undicesimo posto in classifica provvisoria.
Non la pensa così il team di Vigne Surrau. I ragazzi capitanati da Aurelio Bini hanno trovato difficoltoso il campo. "Pensavamo a condizioni simili alle nostre, ma la baia di Souda è molto chiusa e circondata da colline alte, sembra quasi di gareggiare in un lago" dice Evero Niccolini, tattico di Vigne Surrau. Sono stati protagonisti di un grande recupero nella prima regata in cui non erano partiti bene a causa di un concorrente in OCS che li ha rallentati in partenza. Ottima la seconda mentre la terza ha deluso le aspettative. "Un disastro con il tangone, ci ha fatto perdere molte posizioni subito dopo la partenza", racconta Sandro Piredda, prodiere, "Difficile recuperare e ci siamo accontentati del dodicesimo posto". Concludono la giornata con un 7 2 12 e un 6 posto in classifica provvisoria.
Soddisfatto, invece, l'altro equipaggio italiano in gara nelle acque di Souda, i ragazzi della polizia di stato su Mollica II. A bordo Simonluca Mendrinos alla barra, Paolo Marchesi alle scotte, Maria Cristina Atzori in veste di tattico, Irwing Russo, prodiere, e Marco Agarinis, drizzista. " E' la prima volta che regatiamo insieme, non aspiriamo a grandi risultati e siamo soddisfatti di questa prima giornata anche se arrivati al 26° posto".
“Abbiamo la fortuna di portare il nome dell’Italia nel nostro brand, e vogliamo che ogni componente, ogni fibra, ogni finitura parli la lingua del nostro saper fare"
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