In realtà non c’è nulla di diverso che gli equipaggi possano fare, in questa situazione. La presenza di un’area di alta pressione, infatti, genera venti leggeri e instabili e le barche procedono lentamente verso la meta di Itajaì.
Turn the Tide on Plastic, della skipper Dee Caffari e su cui corre anche la triestina Francesca Clapcich al suo primo giro del mondo, è il più vicino alla linea del traguardo che a mezzogiorno di venerdì distava poco più di 120 miglia. Ma la barca portacolori delle Nazioni Unite procedeva a soli sei nodi, in 5 nodi di vento. “Non siamo più nel Southern Ocean dove bastano poche ore per coprire queste distanze.” Ha spiegato l’esperto navigatore britannico Brian Thompson da bordo. “In questa zona, ci vorrà più tempo, con questo vento leggero e ballerino, perché non c’è praticamente alcun vento sinottico.”
Gli spagnoli di MAPRE si trovano a oltre 310 miglia più dietro, ma sembra possa trovare una via d’uscita, con un’aria che sta lentamente entrando per la barca rossa. “E’ incredibile quanto piano andiamo e quanto sia difficile superare questa zona di alta pressione.” Ha scritto lo skipper iberico Xabi Fernández. “Finalmente vediamo un po’ di luce alla fine del tunnel, adesso abbiamo una decina di nodi da nord-est, il che ci fa sperare.”
In queste condizioni elaborare delle previsioni attendibili sull’arrivo delle due barche diventa difficile. E i Volvo Ocean 65 hanno bisogno di poco vento per accelerare in maniera significativa. L’ultimo ETA (Expected Time of Arrival) per Turn the Tide on Plastic è per la notte di venerdì, mentre MAPFREpotrebbe impiegare ancora 24 ore per giungere in terra brasiliana.
I due team che si sono ritirati dalla settima tappa ora corrono contro il tempo per raggiungere Itajaí ed essere alla partenza della Leg 8.
Ieri pomeriggio, Team Sun Hung Kai/Scallywag ha lasciato il Cile con un equipaggio di trasferimento e secondo un post pubblicato sui social media sta: “puntando verso lo Stretto di Magellano, per entrare in Atlantico e risalire fino a Itajaí.”
Intanto, anche Vestas 11th Hour Racingha fornito un aggiormamento: “L’equipaggio è ancora alle Isole Falkland, lavorando per raggiungere Itajaí. Il boat captain, Nick Dana, le persone del luogo per preparare la barca a navigare a motore lungo la costa Sudamerfare gli ultimi controlli prima che la barca possa partire, alla fine di questa settimana. A breve maggiori informazioni da parte di Mark Towill.”
Scelti i primi 38 atleti per le successive selezioni Nazionali. Vince la manifestazione e si aggiudica il Trofeo Bruno Marsi come primo assoluto Mattia Di Martino (SV Barcola e Grignano). Prima ragazza Guia Legisa (SV Barcola e Grignano)
Manca un mese alla partenza della Transat CIC che altri non è che la Ostar. Poi il classico ritorno in equipaggio con la mitica Québec-Saint Malo
In altura “Grace” prima in overall e tra i Crociera Regata. “Morgana” prima tra i Gran Crociera. In Minialtura primo posto in classifica generale per “Folle Volo Racing”
Con un forte vento di Scirocco, si è conclusa ieri la quindicesima edizione del campionato invernale ‘Più Vela per Tutti’
Due false partenze venerdì sul campo di regata dei 29er impegnati a Porto Pollo (Palau) per la Regata Nazionale della Classe organizzata da Orza Scuola in collaborazione con la Federazione Italiana Vela
Terzo giorno di qualifiche per il Campionato Europeo di Formula Kite 2024, in svolgimento nelle acque del Mar Menor, la più grande laguna salata d’Europa, in Spagna
Alex Demurtas (Fraglia delle Vela Riva) e Giovanni Santi dominano la regata. Tra le donne è la sorella Viktoria Demurtas con Caroline Karlsen a salire sul gradino più alto del podio
Nell’anno delle regate anniversario, la decima edizione de La Ottanta del Circolo Nautico Santa Margherita si annuncia un banco di prova importante, con oltre 70 imbarcazioni iscritte nelle categorie X2 e XTutti
L'appuntamento a Duino Aurisina ha richiamato 180 giovanissimi timonieri provenienti dalle Zone FIV assegnate al raggruppamento nord-est e quindi Marche, Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia
La nautica è globalmente cresciuta anche negli anni più bui della pandemia e il Made in Italy si conferma leader assoluto nella produzione dei Superyacht con il 51,4% degli ordini a livello mondiale