mercoledí, 24 aprile 2024


ARGOMENTI
IN EVIDENZA

regate    mini 6.50    ran 630    ufo22    swan    class 40    niji 40    melges 24    america's cup    interviste    guardia costiera    turismo    trofeo princesa sofia    cnsm    la duecento    foiling    il moro di venezia   

NORMATIVE

UCINA: ogni giorno 5 marittimi vanno a lavorare all’estero a causa della penalizzante normativa italiana

Ad oggi sono migliaia coloro che lavorano come marittimi del diporto e trovano sempre maggiore difficoltà a vedere rinnovati i loro certificati di competenza. L’allarme, fino ad oggi inascoltato, è stato lanciato da UCINA nel corso di un incontro con i massimi vertici del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti.

Già in passato l’Italia ha adottato norme di recepimento della Convenzione internazionale STCW che regola la materia ben più restrittive di quelle di altri Paesi europei, il che ha determinato una fuga di lavoratori verso l’estero, in particolare la Gran Bretagna.

“Si tratta di un grave danno occupazionale che si riflette sull’intera economia del nostro settore e non ce lo possiamo permettere”, spiega Carla Demaria presidente di UCINA Confindustria Nautica. “Un comandante italiano molto spesso si traduce in un equipaggio italiano, nella scelta di un porto base e di un cantiere di manutenzione nazionali; decidendo di essere più realisti del re e adottando normative inutilmente restrittive ogni giorno perdiamo quattro o cinque comandanti che decidono di andare a lavorare all’estero”.

UCINA insieme all’associata Italian Yacht Master – Associazione dei comandanti italiani di navi da diporto-, ha presentato al MIT le osservazioni alla bozza di decreto attuativo predisposto dagli uffici del ministero e volto a dare attuazione agli aggiornamenti della normativa internazionale.

“Non possiamo ripetere nuovamente gli errori del passato” – spiega Demaria – “la stessa Camera dei Deputati, grazie all’azione svolta da UCINA, ha riconosciuto che <nell’applicazione del decreto legislativo (il n. 136 del 2011, la norma vigente e ora sottoposta ad aggiornamento, ndr) e dei relativi decreti ministeriali di attuazione, si sono riscontrati una serie di inconvenienti, legati ad appesantimenti procedurali e rigidità propri della legislazione italiana, il che ha indotto numerosi lavoratori italiani del settore a conseguire i titoli marittimi in altri Stati dell’Unione europea e, in particolare, nel Regno Unito>”.

“Ai più stretti collaboratori del Ministro abbiamo chiesto che sia sfruttato ogni possibile utile spazio interpretativo a favore della marineria italiana – spiega il vice presidente di Italian Yacht Master, Dario Savino - esattamente come fanno gli inglesi. La Convenzione STCW contiene tutti gli strumenti per poter intervenire. Del resto, quando lo si è voluto fare, lo si è fatto, come è accaduto ammettendo, in deroga nazionale alla STCW, l’equivalenza della navigazione effettuata dal personale militare dei Corpi delle Capitanerie di Porto, della Guardia di Finanza, ecc., esercitata solo sulle motovedette costiere, equiparandola alle “attività alternative” utili a confermare l’assolvimento delle funzioni necessarie per il rinnovo dei certificati di competenza”.

Lo stesso deve essere fatto per:
- l’allineamento dei mesi di navigazione necessari ai fini del rinnovo dei certificati a quanto avviene in Gran Bretagna;
- il riconoscimento della validità della navigazione effettuata su tutte le tipologie di unità sopra le 80 GT (gross tonnage), anche quelle in uso privato, ai fini del rinnovo dei certificati mercantili, purché svolta nella funzione del certificato posseduto o in quella immediatamente inferiore nel grado, similmente a quanto fanno inglesi, francesi, spagnoli, greci;
- il riconoscimento dei corsi di addestramento effettuati nella Comunità europea, necessari al conseguimento e il rinnovo dei certificati di Competenza STCW;
- il riconoscimento della navigazione effettuata su navi battenti bandiera estera, così come fatto da altri Paesi europei;
- la riduzione del periodo di addestramento necessario per le “Funzioni equivalenti”, limitandolo a ventiquattro mesi, cioè una durata pari al doppio dei requisiti minimi previsti dalla Convenzione STCW, peraltro in aderenza alle indicazioni prescritte dal Parlamento;
- l’accettazione di tutte le possibilità alternative all’effettuazione dell’intero periodo di navigazione effettiva necessario ai fini della riconvalida dei certificati, così come vengono fornite dalla convenzione STCW, ad esempio attraverso la frequentazione di corsi di formazione sostitutivi del periodo di navigazione.

“Un altro tema cruciale è quello di scongiurare l’abrogazione della norma che regola i Rapporti tra titoli professionali marittimi e titoli professionali del diporto” (art. 13 del DM 10.5.2005 n. 121), ha spiegato intervenendo all’incontro Piero Formenti, Vicepresidente UCINA Confindustria Nautica e Presidente dell’Associazione europea di settore. “In questo modo non sarebbe più possibile il passaggio dalla carriera nel diporto a quella marittima mercantile, creando una nuova barriera di accesso al mondo del lavoro, penalizzando il diporto e ghettizzando l’Italia in una posizione che non ha riscontro presso le altre marinerie UE”.

Nell’incontro, che ha visto la massima attenzione da parte del Capo di Gabinetto, Bonaretti, sono stati affrontati anche le criticità relative al Corso Crowd & Crisys management, ai Corsi MAMS e MABEV.


02/03/2016 21:04:00 © riproduzione riservata






I PIU' LETTI
DELLA SETTIMANA

Caorle, La Duecento: già 90 barche a 15 giorni dalla partenza

A due settimane dal via de La Duecento, gli iscritti raggiungono quota 90 imbarcazioni, un record assoluto per la regata del Circolo Nautico Santa Margherita di Caorle che festeggia quest’anno la 30°edizione

America's Cup: anche Ineos Britannia è bellissima!!!

Rivelata la barca che tutti i fan britannici sperano abbia la migliore possibilità di vincere la 37ª America's Cup di Louis Vuitton in 173 anni di vani tentativi

Ufo 22: partita la Turbocup 2024

Imprevedibile Sebino, Pura Vida al comando prima tappa Turbocup '24.

Medaglia d’Oro al Valore Atletico per gli uomini del Moro di Venezia

Mercoledì 17 aprile alle ore 12.00, presso il Centro di Preparazione Olimpica Acquacetosa a Roma l’equipaggio de Il Moro di Venezia è stato insignito della Medaglia d’Oro al Valore Atletico alla presenza del Ministro dello Sport e i giovani Andrea Abodi

Gli Swan ripartono da Scarlino

ClubSwan Racing conferma le eccezionali sedi del 2024 per Swan One Design in giro per il Mediterraneo. La Rolex Swan Cup a Porto Cervo a settembre rappresenta il clou della stagione con l'atteso Swan One Design Worlds di ottobre

Marina Genova, dal 17 al 19 maggio 2024 il 2° Classic Boat Show

Dal 17 al 19 maggio il porto turistico internazionale Marina Genova ospiterà la seconda edizione del Classic Boat Show, il Salone dedicato alla marineria tradizionale che si svolgerà in contemporanea a Yacht & Garden

2.4mR, Jesolo: con fatica ma la spunta Antonio Squizzato

Il campione italiano in carica Antonio Squizzato non ha avuto vita facile in acqua, incalzato dall’atleta svizzero Urs Infanger, conquistando alla fine la vittoria con quattro primi e due secondi posti

Viareggio: Bonanno e Serravalle vincono il Campionato di Flotte Star 2024

A Viareggio si è concluso dopo quattro tappe la manifestazione proposta dalla Società Velica Viareggina. Le prime due prove del Campionato di Primavera Finn sono invece state vinte da Stefano Giaconi e da Italo Bertacca

Intervista al comandante di Nave Vespucci C.V. Giuseppe Lai

L’intervista “live” di Gianni Loperfido dal Circolo ufficiali della M.M.I. a Roma, al comandante di Nave Vespucci C.V. Giuseppe Lai durante il premio "Carlo Marincovich"

Melges 24, Trieste: il croato Razjaren si conferma leader

Nulla cambia in vetta alla classifica con il leader della prima giornata il croato Razjaren di Lukasz Podnieski che conferma e consolida il primato (2,2 i suoi parziali di oggi). Alle sua spalle si incendia la lotta per il podio

Utilizzando questo sito accetti l’uso di cookie per analisi e pubblicità.  Approfondisci