12 giorni alla partenza e si fa sempre più chiaro lo scenario che caratterizzerà questa 22ma edizione della Roma per 2. Iniziamo dalla per Tutti, la corsa in equipaggio, che vede, per il momento, schierato sulla linea di partenza l’unico dei tre vincitori dello scorso anno che difenderà il suo titolo. Si tratta di Bluone, di Leonardo Servi, il First 36.7 che è stato un indiscusso protagonista della scorsa stagione e non solo vincendo la Roma per Tutti overall.
Per Servi la possibilità di emulare Carlo Puri Negri, unico a vincere per due volte la Roma per Tutti e per due anni consecutivi, il 2001 e il 2002, con il mitico Grampus, capostipite delle barche in resina epossidica. Contro di lui si schierano, tra gli altri, il nuovissimo Mylius Ars Una di Carlo Rocchi e Vittorio Biscarini, che hanno già pagato dazio alla giovinezza della loro nuova barca al Campionato Invernale di Riva di Traiano, dove tra rotture e giornate con poco vento, sono riusciti solo a tratti a mostrare la potenza del loro scafo. Nuova di zecca, invece, Durlindana 3, il 18 piedi della Carrol Marine di Giancarlo Gianni, varato da soli 15 giorni. Sarà già pronto per una corsa così impegnativa e riuscirà a sfruttare al massimo i suoi notevoli mezzi? Sicuramente competitivo sarà invece il Class 40 Tante Anni, del tedesco Konrad Schiwingenstein, con a bordo Eric Baray, mentre non sono da trascurare le performance del Comet 45S Libertine, condotto la Lorenzo Zichichi, e del sempreverde X-46 Yes di Roberto Santolini.
Nella Roma per 2 registriamo invece l’assalto dei Figaro francesi arrivati dalla base de La Grande Motte. Made in Midi, condotto da Michel Cohen e Gwen Gbich e Maracuja, con a bordo Laurent Camprubi e François Pailloux si candidano con forza alla vittoria in questa categoria. Ad insidiarli potrebbero essere due First 36.7: Bora First di Piercarlo Antonelli e Giorgio Bellotto, e la barca della Marina Militare Cygnus, con Francesco Di Gennaro e Mario Billardello.
L’ultima e unica vittoria transalpina alla Roma per 2 è datata 2011 e la firma è quella di Thierry Bouchrd e Klauss Oliver con il loro Class 40 Comiris. Quest’anno potrebbe sveltolare di nuovo un tricolore diverso sul pennone più alto di Riva di Traiano.
Finiamo con i solitari, dove spiccano i nomi di Gaetano Mura con il suo bet1128 e di Mario Girelli con Patricia II. I due Class 40 non dovrebbero avere rivali se le condizioni meteo non saranno leggere come quelle dello scorso anno, ma dovranno guardarsi dal Dod 40 di Riccardo Capociuchi, che nell’ultima corsa in solitario dello scorso anno, la Roma Giraglia, ha beffato tutti.
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