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VELA OCEANICA

Prince de Bretagne: partita l'operazione di recupero

Roberto Imbastaro

Finalmente è partito dal Brasile il rimorchiatore che dovrebbe salvare qual che resta del maxi-tri Prince de Bretagne (tanto) e riportare all’asciutto Lionel Lemonchois. A bordo sono in sette: tre membri dell’equipaggio e quattro del team di Lionel. Insieme a loro ci sono otto tonnellate di materiale (cavi, autoclavi, pompe, imbragature, attrezzature subacquee, catene, blocchi, cinghie, palloni...).

Ha finalmente avuto inizio, quindi, l’operazione di recupero del trimarano rosso e grigio che, non dimentichiamolo, dovrà essere rigirato e rimesso in linea di galleggiamento. Le cinque tonnellate di catene a bordo servono proprio a questo: a far da contrappeso per poter ribaltare lo scafo. A bordo, chiuso nel suo buchetto con provviste e telefono satellitare a portata di mano, Lionel Lemonchois non può far altro che continuare ad esercitare l’arte della pazienza per almeno altri quattro o cinque giorni. Il vento è un po’ cambiato ed ora lo scafo deriva verso sud. Giornate noiose ravvivate ieri dalla curiosità di un branco di balene che si è interessato, per fortuna a distanza di sicurezza, a questo strano animale immobile in superficie.

 

"Il rimorchiatore procede a 7/8 nodi e attualmente naviga con un mare di prua. Dovrebbe arrivare tra mercoledì e giovedì sulla zona in cui si trova Lionel Lemonchois”, ha dichiarato Arnaud Aubry, che coordina l'operazione dalla base del team di Prince de Bretagne a Lorient e mantiene un contatto permanente con lo skipper.

"Lo sento almeno due volte al giorno al telefono  - prosegue - sta bene, anche se non ha altra scelta che prendere questo male con pazienza, dal momento che ha ormai completato la messa in sicurezza della piattaforma”.

Martedì e mercoledì scorso, Lionel aveva infatti trascorso molto tempo in acqua per liberare le vele e poi aveva ordinato e pulito l'interno dello scafo centrale, dove si era sparso l'olio motore in seguito al capovolgimento.

“Ha fissato tutto ciò che poteva essere in grado di muoversi con lo scafo rovesciato e piano piano si è gradualmente organizzato un nuovo spazio di vita a testa in giù. Gestisce le sue batterie e resta in contatto regolare con il rimorchiatore. L'attesa è ovviamente un po' lunga per lui, ma il suo morale è buono. Ha appena sottolineato che la tagine di agnello, il suo piatto liofilizzato preferito, non ha il consueto sapore in queste circostanze", ha raccontato Arnaud con un sorriso, ricordando, tuttavia, che l’operazione necessaria per rigirare il multiscafo gigante è delicata e potrebbe durare alcuni giorni.
"Questa non è una procedura banale – ha concluso - ma l’abbiamo preparata al meglio con l'architetto nella simulazione."

Il meteo è un elemento importante. Per ora, dove è posizionato il Maxi 80 Prince de Bretagne, il regime dei venti è da est tra 10 e 12 nodi e il mare è calmo. Si prevede che la situazione rimarrà tale fino alla metà della prossima settimana, anche se con qualche rinforzo fino a 20 nodi nella prossima notte.

02/02/2014 08:30:00 © riproduzione riservata

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