Marina Cala de’ Medici ha di recente sottoposto gli anelli di ormeggio a test di trazione. Il Porto si conferma così laboratorio innovativo e tecnologico, non limitandosi a utilizzare materiali e oggetti, ma preoccupandosi di verificarne qualità e prestazioni.
«Negli anni i materiali sono soggetti a usura e rientra, quindi, nella normalità prevedere un loro ripristino – commenta la Direzione portuale - Per quanto riguarda le attrezzature di ormeggio, gli anelli sono una delle parti più soggette a usura. Per la loro sostituzione è quindi fondamentale utilizzare materiali di ottima qualità, prevedere lavorazioni di costruzione a regola d’arte e far verificare il prodotto finito con test di laboratorio. Nel caso specifico, i componenti, cioè gli anelli, sono stati affidati a un laboratorio di verifica e certificazione che ha eseguito delle prove di trazione superiori alle 14 tonnellate», conclude la Direzione.
Il materiale per la realizzazione degli anelli è arrivato dalla Germania attraverso un grossista ed importatore toscano. L’anello modello è stato realizzato da un fabbro, che si è occupato della calandratura, cioè di piegare la barra dritta ad anello, e da una carpenteria inox, che si è occupata di completare la costruzione dell’anello, agganciandovi il perno avvitato, cioè la parte a vite che entra nel basamento.
Pronto l’anello modello, è stato contattato il laboratorio di certificazione. Per la prova di trazione, l’anello è stato inserito in una macchina che simula la trazione: è presente un blocco, che costituisce il basamento della macchina, in cui viene inserito il perno avvitato dell’anello; all’estremità opposta viene inserito un grillo o golfare. La macchina ha poi dei pistoni che si allungano e che sviluppano una trazione, che in questo caso specifico è arrivata fino a 140 KN (kilonewton). Eseguito il test, il laboratorio ha rilasciato a Marina Cala de’ Medici un verbale.
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