martedí, 19 marzo 2024

AMERICA'S CUP

America’s Cup 2017: l’italiana KASK fornitrice ufficiale dei caschi all’equipaggio inglese di Land Rover BAR

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redazione

Tra pochi giorni, nelle acque delle Isole Bermuda, scatterà la fase finale della Luis Vuitton Cup, la competizione velica che porterà la barca vincente a sfidare, nel ruolo di challenger, il detentore della America’s Cup. Tra le formazioni più accreditate alla conquista dell’ambita coppa il team britannico Land Rover BAR 2017 guidato dall’esperienza di Sir Ben Ainslie, già vincitore nel 2013.
In attesa che l’Italia schieri nuovamente una propria imbarcazione, il made in Italy fa la sua comparsa nelle prossime regate grazie alla presenza di KASK, azienda bergamasca che da più di dieci anni rappresenta un punto di riferimento nel mondo del ciclismo e in altri comparti sportivi come lo sci alpino e l’equitazione, introducendo costantemente innovazione e design nella produzione dei suoi caschi.
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Infatti, nel rispetto delle nuove normative introdotte nell’America’s Cup, i componenti del team Land Rover BAR saranno protetti da un innovativo casco firmato KASK, nato per rispondere alle esigenze di comfort e areazione, oltre che di sicurezza, richieste dai velisti in azione sulle imbarcazioni che raggiungono velocità fino agli 80 km orari.  La partnership, nata nel 2014, ha consentito lo sviluppo di un casco dedicato alla vela, inserito all’interno di un progetto che ha portato il team a gareggiare quest’anno in una competizione che si preannuncia più che mai adrenalinica. Non c’è nessuna regata al mondo che vanta uno sviluppo tecnologico come la America’s Cup, è l’equivalente della Formula 1 della vela, dove si sperimentano soluzioni avveniristiche che, molto spesso, trovano poi applicazioni più diffuse.
Concentrato di tecnologia.
Mutuato dall’esperienza di KASK nel mondo dello sport e della sicurezza sul lavoro, il casco è, con soli 280 grammi di peso, estremamente leggero e molto areato. La calotta esterna è in policarbonato e quella interna in EPS (polistirolo espanso), secondo le più moderne tecniche costruttive di caschi sportivi. All’interno, è dotato di una imbottitura in 2Dry e Coolmax, materiali traspiranti ad asciugatura rapida. Il cinturino di fissaggio sotto il mento è in eco pelle, un materiale che non si irrigidisce con l’evaporazione dell’acqua di mare, e il rotore all’altezza della nuca consente un “fissaggio” del casco alla testa dell’atleta che può regolarlo facilmente per una stabilità e comfort ottimali. Il casco è inoltre un importante veicolo per la comunicazione tra i membri del team: ad esso è stato infatti applicato il sistema bone conduction (BAE systems plc) che consente allo stesso tempo di sentire distintamente i suoni esterni e la comunicazione radio tra i membri della squadra e la barca di supporto. Infine, il casco in dotazione al Team Land Rover BAR ha superato la certificazione di sicurezza secondo gli standard EN 1077, norma applicata ai caschi per lo sci alpino. “Quando si viaggia alla velocità che questi catamarani sono in grado di raggiungere, la sicurezza diventa un aspetto fondamentale e, pertanto, abbiamo lavorato ai massimi livelli per sviluppare la nostra attrezzatura, sia dentro che fuori dall’acqua e i caschi KASK sono una parte fondamentale del nostro kit di sicurezza - spiega Nick Hutton, trimmer del team – e dal 2014 abbiamo lavorato a stretto contatto con KASK nello sviluppo dei nostri caschi per garantire la più alta sicurezza possibile. Una soluzione estremamente leggera che si caratterizza sul retro con un sistema di regolazione che permette, anche quando si naviga a 80 chilometri orari, di sentirsi il casco saldamente in testa”
 
Per KASK la collaborazione con lo staff di Ben Ainslie ha significato raccogliere una sfida in cui mettersi in gioco in un terreno nuovo per la tradizione dell’azienda bergamasca.
«L’anima di KASK è fortemente orientata all’innovazione continua dei propri prodotti non solo per proteggere chi li utilizza, ma anche per migliorarne le prestazioni sportive – commenta Angelo Gotti, fondatore di KASK – e in tal senso abbiamo accolto con entusiasmo la sfida proposta dal Team Bar di accompagnare la squadra nell’ambizioso progetto di riconquista della storica coppa e questa esperienza aggiunge un tassello al know-how già acquisito negli sport dove da anni siamo al fianco di atleti di primissimo livello».
 
Protezione anche a terra.
Una partnership, quella tra KASK e il team Land Rover BAR, che si è estesa anche sulla terra ferma, dove tutto lo staff di supporto, come tecnici, meccanici e responsabili logistica, hanno utilizzato i caschi da lavoro KASK in tutte le operazioni di manutenzione e spostamento della barca.
Ogni aspetto dell’impresa deve essere curato fino al più piccolo dettaglio: per il quattro volte olimpionico Ben Ainslie e il suo staff, la America’s Cup è qualcosa di più di una regata velica, si tratta di orgoglio nazionale! E l’hashtag #bringthecuphome utilizzato nelle comunicazioni social da Land Rover BAR, è un chiaro messaggio dell’obiettivo che l’affiatato team britannico si è posto. 


22/05/2017 21:33:00 © riproduzione riservata






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